Più di 70 insegnanti di tutto il Canavese hanno preso parte mercoledì 2 settembre ad un convegno sulla riforma della scuola promosso dalla nostra associazione.
Reginaldo Palermo, segretario dell’associazione, e Luigi DeSanctis, ex dirigente scolastico, ricercatore presso l’Irre Piemonte, hanno illustrato nei dettagli le numerose disposizione della nuova legge.
Già nelle prime settimane di scuola collegi dei docenti e consigli di istituto di troveranno ad affrontare una questione importante perché dovranno predisporre e approvare il piano dell’offerta formativa che dovrà però avere “respiro” triennale e non più annuale come avvenuto fino ad ora.
Non solo, ma il piano dovrà contenere anche le richieste di docenti aggiuntivi che il Ministero potrà accogliere tenendo conto delle disponibilità complessive e del numero di posti assegnati a ciascuna regione. In concreto, questo significa che in ciascuna regione ci sarà un certo numero di docenti che potranno essere assegnati alle scuole in aggiunta a quelli strettamente necessari per la gestione delle classi. In Piemonte, per esempio, i posti aggiuntivi sono complessivamente poco meno di 3.250 (1.250 per la primaria, 500 circa per la secondaria di primo grado e 1.500 per le superiori).
C’è poi il “nodo” della “valorizzazione del merito” dei docenti: le scuole dovranno eleggere docenti e genitori (nelle superiori anche uno studente) che faranno parte dei comitati di valutazione dove si decideranno i criteri per la ripartizione di un apposito fondo che dovrebbe premiare i docenti migliori.
L’associazione ha in programmi altri incontri per discutere con i docenti le norme più complesse e controverse della legge.