Gli “scarti” della scuola sono quei ragazzi e ragazze che si perdono per strada, che non completano gli studi o che, pur conseguendo un titolo di studio, non sono in grado di utilizzare in modo adeguato gli strumenti dell’istruzione. Ma sono scarti anche i docenti che funzionano male e che il sistema non sa come gestire; sono scarti quei dirigenti scolastici che, troppo presi dal rispetto formale delle norme, dimenticano di perseguire obiettivi più ambiziosi degli adempimenti burocratici. Sono scarti gli organi collegiali orami svuotati di ogni autentico significato partecipativo. E sono scarti, ancor più ingombranti, quelli provocati dai fattori esterni alla scuola.
Di tutto questo si parla nel libro di Laura Bertocchi e Mario Maviglia pubblicato di recente dalla casa editrice Euroedizioni.
Il libro analizza le molteplici disfunzioni che si ripercuotono negativamente sui processi di apprendimento e sull’organizzazione della scuola. La gestione di questi “scarti” costituisce uno dei più delicati e difficili problemi da affrontare. Nel volume vengono avanzate alcune proposte di soluzione, ma nel contempo viene sottolineato un aspetto irrinunciabile: se non vi è una concomitante e sinergica azione tra i vari soggetti coinvolti, tesa a modificare lo stato esistente delle cose, è difficile pensare a un serio progetto di cambiamento della scuola che miri a eliminare gli “scarti”, o almeno a riportarli a una dimensione fisiologica.
Del tema parlaremo con gli autori nel corso di un webinar in programma per
21 giugno ore 17.30
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