Fiorenzo Alfieri (il secondo da sinistra, nella fotografia scattata a Drizzona il 4 marzo scorso), storica figura del Movimento di Cooperazione Educativa ci ha inviato questo bellissimo “racconto” della sua ultima “passeggiata” con Mario Lodi che proponiamo ai nostri lettori.
Una grandezza gentile
Accompagnando Mario Lodi dalla sua casa-laboratorio alla chiesa di Drizzona e poi al cimitero di Piadena ho pensato a tante cose. La prima è che quell’amico/maestro è uno dei pochissimi personaggi che non hanno avuto bisogno di morire per suscitare ammirazione ed elogi; di Mario si è sempre parlato bene durante tutto il corso della sua lunga vita, che è stata considerata da tanti una vera e propria missione. Non ricordo di avere ascoltato o letto giudizi non dico negativi ma neppure polemici o anche soltanto scettici su di lui; neppure i revisionisti di oggi (quelli che scrivono che i problemi della scuola italiana derivano nel fatto che negli anni ’70 vinsero Don Milani e Gianni Rodari) osano addossare responsabilità o colpe (sic!) a un personaggio come Mario Lodi.
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