Lettera ad una professoressa 2.0

di Marco Guastavigna e Dario Zucchini Cara somministratrice di prove oggettive, fila A e fila B, Lei di me non ricorderà nemmeno il nickname. Che fossero conoscenze o competenze poco importa: ne ha certificati tanti. Io invece ho ripensato spesso a lei, ai suoi colleghi, a quell’istituzione che chiamate scuola, ai ragazzi a cui fate lezioni frontali con strumenti pensati per interazioni aziendali. Qualche provvedimento di qualche autorità del territorio ci costringe nelle nostre abitazioni e voi all’istante vi dimenticate che siamo adolescenti. Per voi siamo solo studenti. Per alcun* – è vero – anche studentesse. Continua a leggere

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