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Referente Covid, una proposta per evitare il probabile stress

di Gianfranco Scialpi

Referente Covid, una nuova figura strategica per la gestione dei casi a scuola. Non sarà semplice il suo compito. Una proposta operativa.

Referente Covid, una nuova figura. I suoi compiti

Referente Covid, sarà importante la presenza di questa nuova figura in ogni Istituto scolastico.
Indispensabile sarà prevedere più Referenti, nei tantissimi casi di scuole con più plessi.
La complessità del suo compito richiederà questa soluzione.
Cosa deve fare? Dopo essere stato adeguatamente formato sulle procedure da adottare, egli sarà il punto di riferimento con le ASL.
Sostanzialmente egli avrà il compito di raccogliere le segnalazioni di studenti sintomatici, comunicare all’autorità sanitaria i loro tracciamenti, gestire la breve permanenza dello studente nella sala Covid e controllare le assenze degli studenti superiori al 40%.

La complessità del ruolo

Detto così sembra tutto facile. E invece…

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Rientro a scuola, preoccupanti segnali sulle regole

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di Gianfranco Scialpi

Rientro a scuola, manca poco. Preoccupa la tendenza al compromesso sulle regole (Crisanti) per aprire comunque.

Rientro a scuola, la sconfortante dichiarazione di Crisanti

Rientro a scuola, i docenti che hanno seguito in questi mesi tutti gli aggiornamenti sulla riapertura di settembre sono arrivati alla conclusione che le regole stanno subendo dei continui compromessi. Soluzioni finalizzate a far ripartire la scuola. Comunque. L’altro giorno (31 agosto) il virologo Crisanti lo ha dichiarato in modo schietto alla trasmissione In onda (minuto 44:10) : “Nessuno sa se 15 minuti vanno bene, se 20 minuti vanno bene, se mezzo metro va bene…io penso che tutte queste misure sono il risultato di compromessi per mancanza di risorse, in qualche modo per mandare i ragazzini a scuola“.

Alcuni esempi confermano i sospetti

Distanziamento.
Un metro tra un alunno e l’altro (giugno). Un metro tra le rime buccali (agosto)…
Personalità fragili.
Secondo il documento INAIL (aprile 2020) sono innanzitto quelli che superano i 55 anni. Nelle indicazioni dell’Iss (21 agosto 2020) il dato anagrafico non è sufficiente il dato anagrafico per rientrare nella categoria delle persone fragili.
Si legge:  ”Il concetto di fragilità va dunque individuato nelle condizioni dello stato di salute del lavoratore rispetto alle patologie preesistenti (due o più patologie) che potrebbero determinare, in caso di infezione, un esito più grave o infausto, anche rispetto al rischio di esposizione a contagio.”
Trasporti pubblici. Il Dpcm del 14 luglio stabiliva che la capienza massima era il 60%. E’ di questi giorni con i contagi che sono tornati a salire l’asticella è stata portata in alto fermandosi al valore dell’80%. E’ consentita la capienza massima (100%) qualora il tragitto sia inferiore ai 15 minuti (conferenza Stato-regioni)
Tampone
E per concludere la chicca! Riporto quanto pubblicato oggi dal Corriere della Sera “ La diagnosi certa si può ottenere solo con il tampone, ma proprio questo esame rischia di paralizzare il mondo della scuola e con quello il lavoro di tanti genitori. In teoria l’esito è garantito nel giro di 48-72 ore, ma nella realtà, si superano i sei giorni per ottenere il risultato… Per questo motivo il Veneto e il Lazio hanno deciso di utilizzare test rapidi (meno accurati) per lo screening nelle scuole e la Liguria sta valutando l’introduzione del test salivare che fornisce il risultato in pochi minuti, massimo mezz’ora“.

Referente Covid-19, per il docente un compito difficile e senza compenso

di Gianfranco Scialpi

Per un docente sarà difficile espletare il compito.

Si ripete sempre lo stesso scenario del gratuito. Referente Covid-19, un nuovo incarico per i docenti Referente Covid-19. Settembre si avvicina. Quando riaprirà la scuola lo scenario sarà completamente diverso. Lasciamo perdere gli slogan della ripresa con tutti in classe e in sicurezza. Difficile confermare lo scenario della presenza di tutti gli studenti in un’aula con le esigenze di cautela, imposte dalla pandemia. Se saliamo di livello fino a raggiungere quello razionale, è impossibile trovare qualcuno che può pensare di riprendere le attività scolastiche con le stesse regole di febbraio-marzo.

Il cambio di scenario è confermato dalle nuove incombenze dovute alla convivenza con il Covid-19.  Una di queste è la necessità che ogni Istituto scolastico nomini un Referente Coronavirus, possibilmente tra i docenti. I suoi compiti iniziano a definirsi.
Adeguatamente formato sulle procedure da adottare, egli sarà il punto di riferimento con le ASL. Sostanzialmente egli avrà il compito di raccogliere le segnalazioni di studenti sintomatici, gestire la breve permanenza dello studente nella sala Covid e controllare le assenze degli studenti superiori al 40%.

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Come rientreremo a scuola? Per capirlo leggete la nota dell’Usr Lazio

di Gianfranco Scialpi

Rientro a scuola, la comunicazione dell’USR del Lazio

Rientro a scuola sarà molto complicato. Si inizia a comprendere (forse) come si comporterà il MI per quanto riguarda l’organico. La Ministra Azzolina aveva richiesto 80 mila docenti in più. Ha ottenuto, invece 50.000 nuove assunzioni. Tra queste sono previste anche gli ATA. Quindi siamo molto sotto le richieste.

Quindi ecco la soluzione anticipata dal documento dell’USR del Lazio:
“Dai monitoraggi sin qui giunti è evidente che alcune istituzioni scolastiche, presumendo di non poter reperire banchi singoli in numero sufficiente, hanno ritenuto di proporre la suddivisione di molte classi, con conseguente richiesta di organico aggiuntivo.
A tal riguardo, si raccomanda, invece, di predisporre l’organizzazione degli spazi sulla base del
distanziamento “statico” di un metro prescritto dal Comitato tecnicoscientifico (cfr. nota prot.
18020 di pari data), nel presupposto che siano disponibili banchi mono-posto in numero
sufficiente. Naturalmente, ciascuna istituzione potrà anche segnalare l’esigenza dei banchi monoposto mancanti.
Ciò in quanto è preferibile evitare di rompere l’unità del gruppo classe, ove già costituito, e anche tenuto conto della prossima disponibilità di ulteriori risorse e iniziative per l’acquisto di arredi.
Invece, occorrerà riservare la suddivisione delle classi e il loro ricomponimento in un maggior
numero di gruppi ai soli casi nei quali non è possibile mantenere le classi esistenti nemmeno con il ricorso a banchi mono-posto, poiché sarà necessario riservare l’utilizzo delle risorse di organico che saranno messe a disposizione ai casi di stretta necessità”

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Antonio Scurati, l’affondo e la mia difesa della Ministra Azzolina

di Gianfranco Scialpi


Antonio Scurati, un articolo molto critico verso L. Azzolina.

Troppo facile criticare, senza essere costretti a sporcarsi le mani. Difendo, nonostante tutto L. Azzolina.

 

 

Scurati, molto critico verso L. Azzolina

Antonio Scurati, noto scrittore e autore del fortunatissimo libro ” M. Il figlio del secolo” ha pubblicato un articolo molto critico (Corriere della Sera, 30 giugno 2020) sull’operato della Ministra Lucia Azzolina.
Ha scritto: “Un eventuale avvicendamento al Ministero dell’Istruzione risolverebbe i problemi della scuola? Ovviamente no. Salverebbe però la rispettabilità di un alto ruolo istituzionale e la dignità di un’Istituzione fondamentale. Non è poco, non è affatto poco… la gestione della Ministra Azzolina è stata infima. Credo che sia esatto dire che, in estrema sintesi, si è risolta in colpevoli silenzi alternati a risibili annunci. La ministra ha taciuto a lungo, troppo a lungo, abbandonando allo smarrimento milioni di studenti, di presidi e di insegnanti. Poi quando ha parlato, ogni volta che ha parlato, è stata sistematicamente costretta a ritrarre, costringendo quell’esercito allo sbaraglio – esercito per numero non per natura – a passare dallo smarrimento allo sgomento.”

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Rientro a scuola, il declino del riformismo del M5S

arcobalenodi Gianfranco Scialpi

Rientro a scuola, il riformismo che aveva caratterizzato il M5s si è affievolito. Direi azzerato.
La conferma viene da una deputata del Movimento. Quanta distanza con la proposta di legge che intendeva abrogare le classi pollaio, il contratto di governo giallo-verde e i venti punti programmatici per la nascita del Conte-bis.

 

Rientro a scuola, si ripete il il copione: tra il dire e il fare…

Il rientro a scuola a settembre pare certo. La cautela è d’obbligo. Occorre aggiungere che la riapertura non garantirà lo svolgimento e la conclusione dell’anno scolastico 2020-21 nella modalità attuata a settembre.
Tutto dipenderà dalla curva epidemica. I mesi critici saranno quelli tra dicembre e febbraio. Fatta questa premessa, la mia riflessione si concentra sull’esaurirsi della “spinta propulsiva” che aveva caratterizzato il M5S.
L’emergenza sanitaria e soprattutto la disponibilità di ingenti risorse economiche hanno creato le condizioni per una riforma della scuola, iniziando dall’aula devastata dall’obbrobrio delle classi pollaio imposto dalla scuola dal duo Gelmini/Tremonti.

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Classi pollaio, la Ministra Azzolina le ha dimenticate!

matitadi Gianfranco Scialpi

Classi pollaio, la Ministra Azzolina si è sempre opposta alle classi pollaio.
Ora però non ne parla più.
Il suo silenzio, ma sopratutto la sua inazione preoccupa, ipotizzando uno scenario molto preoccupante.

Classi pollaio, la Ministra Azzolina chiedeva l’abolizione

Classi pollaio, la Ministra Azzolina, prima di essere un politico è un insegnante (Dirigente Scolastico in pectore).
La sua esperienza personale ha favorito una netta opposizione alla iattura pedagogica voluta dal duo Gelmini-Tremonti (2008-2009).
In diverse interviste ha sempre manifestato un forte dissenso verso il sovraffollamento delle classi. Soluzione organizzativa che disattende l’articolo 3 comma 2 della nostra Costituzione che impegna la Repubblica a rimuovere “gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
Le classi pollaio invece, costituiscono un palese ostacolo creato dalla Repubblica, confermato da diverse sentenze di tribunali amministrativi (Molise, Sicilia, Campania…) e del Consiglio di Stato (2011).
Purtroppo queste nel nostro ordinamento giuridico non hanno alcuna valenza legislativa. L’impegno della Ministra Azzolina ha avuto come suo culmine la Proposta di legge (5 luglio 2018) che presenta lei come prima firma.

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