di Marco Guastavigna e Stefano Penge Proprio in questi giorni ricorrono i due decenni di Framasoft, gruppo di attivisti che si propongono un obiettivo operativo, ma soprattutto etico, virtuoso: (se) Dégoogliser en toute facilité. Slogan assolutamente condivisibile, in particolare se per “google” si intende l’intero insieme degli oligopolisti che hanno recintato le infrastrutture e colonizzato l’immaginario, spacciandosi per l’unico soluzionismo futurista possibile in natura. Siamo insomma nella sfera dell’autentica condivisione equa e solidale della conoscenza, del free software, dei contenuti aperti, della federazione delle istanze collettive, della non centralizzazione, del rifiuto della profilazione, dell’implementazione di risorse e infrastrutture in funzione di esigenze effettive e non di pseudo-efficientismo astratto, che si incarnano in soggetti riconoscibili, che sono magari tra loro in autentica relazione e non solo in connessione. Bene; abbiamo un’altra notizia. Comincia ad affacciarsi la possibilità di utilizzare l’assistenza operativa delle macchine predittive anche SENZA doversi assoggettare al capitalismo cibernetico e alla sua visione del mondo, delle tecnologie e dei rapporti tra gli esseri umani. Continua a leggere