di Gabriella Mortarotto
Bisogna partire dall’articolo di Chiara Saraceno su La Stampa del 7 novembre ‘la scuola digitale frena la crescita, ancora una volta di ferma condanna delle decisioni politiche assunte finora sulla scuola.
A partire dalla considerazione drammatica di aver ritenuto e ritenere che istruzione e formazione siano settori improduttivi, quindi da chiudere facilmente senza spesa, anzi con risparmi.
Attribuendo alle famiglie il costo di tale decisione senza comprendere quali drammatiche conseguenze ricadranno su queste generazioni di studenti e alunni, ma anche sul futuro del paese.
Condividendo totalmente questa analisi penso che ora si debba concentrare tutta la nostra attenzione su quando, come e con quali nuove drastiche innovazioni si debba riaprire le scuole. TUTTE LE SCUOLE, anche le superiori, la formazione, e forse anche l’Università.