Quanti sono gli studenti e i docenti italiani ? Quante le classi ?
Nei giorni scorsi il Ministero ha pubblicato i dati relativi al 2019/2020.
Gli studenti sono oltre otto milioni: la popolazione della scuola statale è di 7.600.000 aunni ai quali vanno però aggiunti 870mila alunni delle paritarie.
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di Alessandra Fantauzzi
Rosa: la rosa, rosae: della rosa, rosae: alla rosa- recitavo, lo sguardo fisso al putto alato che faceva da piantana al lume, tormentando di piccoli nodi la frangia della sciarpa. Mi chiedevo come facesse Don Giovanni ad ascoltarmi senza tremare, immobile, con gli occhi chiusi e le labbra appoggiate alle mani giunte sotto il mento.
Lo stanzone era gelido ma lui, fermo, senza che il candore delle sue mani fosse sfiorato dal benchè minimo rossore, conservava un’aristocratica eleganza di gesti misurati e solenni, nella leggerezza della sottana di Cady di seta. Era il 1978, il mio primo anno di scuola media. Una legge, l’ anno prima, aveva abolito definitivamente lo studio del latino in quest’ ordine di scuola ma mio padre, convinto sostenitore del valore formativo delle lingue classiche, sopperì al vuoto creato dalla legge, mandandomi a prendere lezioni da Don Giovanni, il parroco del paese.
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UNA TECNICA DI VITA: IL TESTO LIBERO(twitter, SMS, Messenger…e il piacere della scrittura?)di Giancarlo Cavinato
A distanza di quasi cento anni, il testo libero fa ancora parte delle ‘nuove tecniche’ didattiche[1]
“Nella pedagogia popolare c’è un concetto centrale, il testo libero, da vedersi non come pura tecnica strumentale (“occasione” per esercizi di vario tipo), ma, in un ambito più vasto, pensiero che si esprime e si comunica ad altri, che si estende ad altre forme espressive anche non verbali, ad attività manuali (ad es. la tipografia), alla riflessione linguistica muovendo dalla messa a punto collettiva dei testi”[2]
‘Il testo libero’, scrive Gisella Galassi[3], ‘consente una ricchezza di articolazioni come lingua viva, ‘vissuto’ che si deposita nella scrittura, entra ed esce dalla scuola e conduce al possesso di molti codici linguistici oltre che ad un notevole arricchimento umano.’
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di Riccardo Ottanta
Def 2019, indicazioni di massima per la scuola. E’ un buongiorno con qualche nuvola. Solo la legge di Bilancio 2020 darà la risposta definitiva.
Nadef 2019, “se il buongiorno si vede dal mattino”…Nadef 2019, sembra che le promesse possano concretizzarsi. L’orizzonte, però non è sgombro di nuvole. Fuori metafora, nel documento soni presenti degli elementi contradditori.
Iniziamo dalle novità.
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di Alessandra Fantauzzi
La vecchia casa era bruciata, perduta per sempre nell’ asfissia di un vicolo, una mattina del Novembre del 1968 e noi costretti ad abitare in un garage e a cercare una nuova casa.
A Settembre del 1969 mia madre ricevette, come insegnante a tempo indeterminato, l’ incarico di aprire la sezione unica della scuola materna statale di San Vincenzo Valle Roveto e le venne assegnata l’ abitazione al primo piano della scuola.
Quell’ autunno però, fino a Natale, avremmo dovuto viaggiare con il treno, tutti i giorni: c’ erano ancora molte cose da sistemare prima di occupare il nuovo alloggio. Avevo tre anni e cominciò la mia vita di pendolare.
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Siamo nell’autunno del 1967, il libro di Don Milani e dei “ragazzi di Barbiani”, uscito da pochi mesi, stava accendendo il dibattito politico e culturale.
“Lettera ad una professoressa”, diventato poi nel corso degli anni un libro cult non venne accolto in modo favorevole da ogni parte.
Anzi, “a sinistra” le critiche erano anche pesanti.
Ne sono un esempio queste paginetratte da una rivista ormai introvabile (Nuovo Impegno, 1967 n. 8/9) che siamo riusciti a scovare grazie ai ritrovati amici del Centro di Documentazione di Pistoia.]]>
Francobollo dedicato dal Ministero delle poste francese a Célestin e Elise Freinet[/caption]
di Giancarlo Cavinato
‘Ragazzi miei, non siamo più soli!’ esclama Freinet all’aprire, nella sua classe di un paesino delle Alpi Marittime in Provenza, il pacco proveniente da un paesino della Bretagna, contenente gallette, conchiglie, lettere, il giornalino ‘Il menhir’. Sono gli anni 20.
La corrispondenza fra classi e scuole è apertura sulla vita: prende in considerazione la vita familiare, culturale e sociale dei bambini, le loro esperienze, amplia il loro universo.
Stimola l’autoespressione, risveglia sensibilità e curiosità; sviluppa immaginazione, creatività, spirito critico, senso estetico, piacere di mettersi alla prova con un impegno costante. Si apprende ad accettare i vincoli necessari per sviluppare dei progetti di gruppo: l’ascolto, il confronto, la scelta, il prendere decisioni assieme, l’assunzione di responsabilità. Richiede di impegnarsi con gli altri per lasciare tracce di sé, per conoscere di più la realtà mondo, per collegarsi ad altri, per comunicare.
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di Marco Campione
All’interno della propria programmazione il Liceo di mio figlio lo scorso anno ha inserito anche alcuni percorsi sulla “legalità”. I docenti hanno dedicato parte della programmazione a queste tematiche e in assemblee studentesche sono intervenuti esterni con testimonianze e lezioni sul fenomeno mafioso.
Ponendo questo percorso come premessa, il Consiglio d’Istituto ha quindi deliberato che la partecipazione alla manifestazione nazionale per la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie del 21 marzo sarebbe stata anch’essa parte di quel percorso formativo e per questo da non giustificare.
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di Alessandra Fantauzzi
Luciano è alto per la sua età – quasi un ragazzo -e le sue spalle cominciano a delineare l’ armonica proporzione della vita. Ad Andrea, più piccolo, magro e nervoso, si sono improvvisamente allungate scarpe: non sa più dove mettere i piedi.
In classe ripassiamo la funzione dei nomi propri ma loro confabulano di chissà quale gioco o quali figurine, navigando le quiete delle morbide insenature dell’ infanzia.
Marta arriva in ritardo, si ferma sulla porta: lo zaino in spalla ma l’ astuccio appoggiato all ‘ incavo del braccio sinistro.
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