Schedari autocorrettivi

abcdi Giancarlo Cavinato SCHEDARI AUTOCORRETTIVI[1] Nella classe Freinet non possono mancare, oltre a materiali per la consultazione e la ricerca, degli strumenti organizzati in schede progressive che gli alunni possono ripartirsi in base al piano di lavoro e alle difficoltà via via incontrate. Ovviamente, essendo l’obiettivo la conquista dell’autonomia e dell’autoorganizzazione da parte degli alunni, per non risolversi in ulteriori eserciziari somministrati dall’insegnante, gli schedari sono funzionali a una classe dove non sia adottato il libro di testo, di  cui costituiscono l’alternativa praticabile. Vi sono diversi tipi di schedari a seconda delle esigenze e pensati e utilizzati in coerenza con il lavoro che porta avanti la classe. –         schede per la revisione di percorsi con graduazione delle difficoltà –         schede con problemi di logica non solo numerici –         schede con domande a riposta aperta –         schede con domande a scelta multipla –         schede tematiche con informazioni e documenti per la ricerca storica, geografica, antropologica –         schede con proposte stimolo –         schede con suggerimenti per fare esperienze ed esperimenti scientifici esemplificando le attività con foto o disegni –         schede per l’esecuzione di giochi –         schede con narrazioni brevi ma dotate di un significato completo (non estratti) –         schede con consegne per costruzione di oggetti, strumenti, prodotti –         schede guida per classificazioni Continua a leggere

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Come predisporre il curricolo di educazione civica

Un convegno promosso da Gessetti Colorati Un convegno promosso da Gessetti Colorati[/caption] di Stefano Stefanel La legge n° 92 del 20 agosto 2019 ha introdotto l’Educazione Civica obbligatoria in tutti gli ordini di scuola a partire dall’anno scolastico 2020/2021. In realtà l’idea del Ministro Bussetti era di farla partire dal 1° settembre 2019, ma una disattenzione, che non depone comunque a favore della burocrazia, ha fatto slittare tutto al 1° settembre 2020, dando però tempo al mondo della scuola di fare le sue considerazioni. Io credo che il punto più importante di tutta l’operazione sia che, nel complesso, il mondo della scuola ha accolto bene questa innovazione (un curricolo di almeno 33 ore annue valutato come una disciplina a parte anche se svolto in forma trasversale) e, anche se in maniera molto cauta forse un po’ lenta, si sta interrogando su come approcciarsi nel migliore dei modi alla questione. Segnalo gli importanti interventi di Giancarlo Cerini (Educazione civica: e se fosse un anno di preparazione?, su www.edscuola.it del 23 agosto 2019), Maurizio Tiriticco (Educazione civica in aula, su www.edscuola.it del 23 agosto 2019) e Franco De Anna (Educazione civica, Cittadinanza, Costituzione, in “Gessetti colorati” 7 settembre 2019), illuminanti come sempre. Continua a leggere

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Il Ministero Azzolina e la gabbia della legge di Bilancio

azzolina La ministra Lucia Azzolina[/caption] di Gianfranco Scialpi Il Ministero Azzolina sarà fortemente condizionato dallo scenario proposto da Lorenzo Fioramonti. Occorre ragionare sui vincoli imposti dalla legge di Bilancio (L.160/2019) per capire le possibilità di successo del nuovo Ministro. Risultano scarse su due qualificanti temi presentati da Di Maio (agosto 2019). Il Ministero Azzolina, lo scenario e la legge di Bilancio Il Ministero Azzolina, formalmente ancora non nato (è necessario un decreto-legge per lo spacchettamento del Miur), sarà condizionato da due elementi. Il primo è rappresentato da un’intervista di L. Fioramonti : “La scuola in questo Paese avrebbe bisogno di 24 miliardi. I 3 miliardi che io ho individuato, non sono la sufficienza, ma rappresentano la linea di galleggiamento”. Il secondo, invece è vincolante e rimanda alla Legge di Bilancio 2020 (L. 160/2019). Alla voce aumenti contrattuali del pubblico impiego si legge: “Le risorse passano da 1.650 a 1.750 milioni di euro per il 2020 e da 3.175 milioni a 3.375 milioni di euro per il 2021…Tali risorse comportano un incremento delle retribuzioni medie complessive del personale appartenente al settore Stato pari all’1,3 per cento per il 2019, all’2,01 per cento per il 2020 e al 3,72 per cento a decorrere dal 2021. (art. 1 comma 127)”. Sommando altre voci, le risorse destinate alla scuola si avvicinano ai due miliardi richiesti (1.977 milioni di €). Continua a leggere

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Perchè sono contraria al registro elettronico (che peraltro non è obbligatorio)

voti di Cinzia Mion Voglio comunicare al docente Andrea Scano di Cagliari (su cui ho letto sulla Repubblica  il fatto che è stato “punito” per essersi ribellato al registro elettronico) e arrivare anche a tutti gli altri insegnanti interessati, che recentemente è uscita una sentenza della Cassazione Penale, sezione V, sentenza del 21/11/2019 n°47241 che afferma che IL REGISTRO ELETTRONICO NON E’ OBBLIGATORIO. Personalmente sono molto soddisfatta per questo esito in quanto ho sempre considerato questo dispositivo “pericoloso” perchè a rischio fortissimo di indurre i docenti ad applicare la famigerata “media aritmetica” considerata, non soltanto da me, un “obbrobrio docimologico”. Le ragioni le troverete espresse su Internet cercando la sentenza. Non si entra giustamente nel merito PSICOPEDAGOGICO, ma si valutano le condizioni di relizzabilità non esistenti. Spero caldamente che anche nel momento in cui il processo di dematerializzazione venga concluso non venga reso obbligatorio questo strumento, utile più a parare eventuali ricorsi dei genitori che ad aiutare in modo intelligente ed appropriato i docenti nel delicato compito professionale della VALUTAZIONE. Continua a leggere

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Le dimissioni di Fioramonti, "sporcate" dal suo futuro prossimo

matitadi Gianfranco Scialpi Le dimissioni di Fioramonti certificano la coerenza del personaggio politico. Purtroppo l’annuncio dei suoi prossimi impegni politici rischiano di mettere in secondo piano il valore della decisione e soprattutto l’eclissi della scuola. Le dimissioni di Fioramonti, ottima decisione! Le dimissioni di Fioramonti sono un atto importante, raro in politica e non solo. Esprimono un deciso no alle politiche scolastiche degli ultimi anni, che hanno visto spesso la scuola come un bancomat per risanare le finanze pubbliche (Gelmini 2008-09). Molti hanno espresso soddisfazione e gratitudine per il bel gesto del Ministro. Quindi “Chapeau al Ministro per coerenza e visione” (Pino Turi, Uil scuola). Continua a leggere

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Le FAQ sulla privacy

matitaÈ possibile accedere ai propri dati personali detenuti dagli istituti scolastici? In caso di delega per prelevare il proprio figlio a scuola, è necessario fornire copia della carta d’identità del delegante e del delegato? Gli esiti degli scrutini o degli esami di Stato sono pubblici? Chi può trattare i dati degli allievi disabili o con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA)? Violano la privacy le riprese video e le fotografie raccolte dai genitori durante le recite, le gite e i saggi scolastici? Gli allievi con DSA possono utilizzare liberamente strumenti didattici che consentano loro anche di registrare (c.d. “strumenti compensativi e aumentativi”)? Si possono installare telecamere all’interno degli istituti scolastici? A queste e ad altre domande risponde il Garante per la Privacy in una serie di FAQ che riproponiamo del documento allegato]]>

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Il gruppo che scrive il Pei si chiama Glo

articolo-e-chiocca         Di Evelina Chiocca

Durante l’incontro, convocato dal DS, i componenti del GLO (Gruppo di Lavoro Operativo) elaborano (scrivono) il PEI (Piano Educativo Individualizzato).
Vi è necessità di chiarire che GLO e PEI non sono due “incontri” differenti.
Il PEI si elabora durante l’incontro del GLO.
PEI = documento
GLO = le persone che sono chiamate, perché indicate dalla norma, a elaborare insieme il documento PEI.
Chiaramente si arriva all’incontro con una “traccia” che in genere viene predisposta dagli insegnanti della classe (ogni docente incaricato sulla disciplina indica la sua parte, mentre il docente incaricato su sostegno si occupa della parte generale). Questa traccia può essere consegnata alla famiglia in modo da “sfruttare al massimo il tempo dell’incontro dei componenti del GLO” (si tratta di una modalità molto utile).
Anche i genitori, almeno per la loro parte, possono predisporre una traccia e proporla ai docenti prima dell’incontro (inserendo utili suggerimenti anche per altri aspetti presenti nel PEI).
In sintesi, durante l’incontro del GLO, devono emergere la condivisione, la capacità di sintesi, l’intesa, la sinergia d’intenti, la collaborazione. Si “costruisce” insieme: ciascuno secondo le proprie competenze, aiutandosi reciprocamente, “componendo il puzzle che trova unità nel documento elaborato insieme”, nel rispetto reciproco dei ruoli (e con la consapevolezza che questa diversità è la garanzia indispensabile per la realizzazione del progetto inclusivo).
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