- Il compito dell’educazione è inerente al rapporto, comunque configurato, tra adulti e nuove generazioni; lo si svolge e accade anche a prescindere dalla intenzione di assumerne la responsabilità. Le figure maggiormente coinvolte sono quelle dei genitori e quelle degli insegnanti, per la costanza dei rapporti che i primi hanno con i figli e gli altri con gli alunni e per la specificità dei compiti che devono assolvere nei loro confronti. Ma chiaramente non sono i soli ad avere questa responsabilità. In queste riflessioni ci si soffermerà sugli insegnanti e sulla scuola.
- Il compito di educare le nuove generazioni oggi non è per nulla facile, ma presenterebbe minori problemi, se il rapporto tra scuola e famiglie nel tempo non si fosse incrinato per conflitti, recriminazioni e sfiducia e se si potesse comporre armonicamente le reciproche responsabilità. Uno dei motivi più seri di questa frattura è la difficoltà di comprendere che la scuola nella sua funzione educativa non è la prosecuzione lineare delle esigenze delle famiglie, perchè queste sono molto diverse l’una dall’altra per interessi, condizione sociale, convinzioni politiche e religiose e anche per provenienza etnica. Come istituzione pubblica la scuola condivide la logica delle relazioni, delle regole e dei principi della più ampia comunità che è la società di appartenenza. A scuola si mette in comune ciò che è comune e che può essere comune per tutte le famiglie. La scuola nell’esercizio delle proprie funzioni è separata rispetto alla società; ha un suo spazio che deve avere le proprie regole e se non può andare contro il mondo, non è nemmeno al semplice servizio delle famiglie. Avendo compiti pubblici inevitabilmente è altra rispetto alle singole convenienze e se può mediare, non può accondiscendere. In una società democratica la separazione dei poteri educativi è importante come quella dei poteri dello Stato (Philippe Meirieu). Separazione che funziona nella reciproca accettazione delle ragioni della propria esistenza. I poteri dello Stato, come si sa non son autorizzati a farsi la guerra..