INNOVARE IL CURRICOLO

Curricolo è un termine in uso nella pedagogia da più di mezzo secolo ma si è diffuso soprattutto a partire dalla seconda metà degli anni 90 con l’entrata in vigore delle norme sull’autonomia. Ma, che rapporto c’è fra curricolo e autonomia? Si può fare ricerca sul curricolo? Le scuole ne hanno gli strumenti? E come si intreccia la valutazione con il curricolo?   A queste e ad altre domande risponde Stefano Stefanel in una interessante conversazione disponibile nel nostro canale Youtube.    ]]>

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Dad, lo studio Indire conferma situazioni con dati difformi

di Gianfranco Scialpi Dad (Didattica a distanza) , tema che ha diviso gli insegnanti e in genere gli operatori della scuola. La polarizzazione ha nascosto lo stress test al quale è stata sottoposta la scuola. Uno studio che presenta la differenziazione del sistema scuola rispetto alle nuove tecnologie. Interessanti i risultati sull’inclusione.

Dad, un tema e un approccio divisivo

Dad (Didattica a distanza), soluzione emergenziale. L’unica possibile di fronte alla decisione repentina di chiudere tutte le scuole a marzo. Non esisteva un’alternativa valida per garantire una presenza adeguata della scuola. Senza l’invenzione della Dad la scuola rischiava l’ingrottamento, la scomparsa come agenzia educativa. Non era possibile accettare questa situazione. Si rischiava la perdita irreversibile di otto milioni di allievi/studenti, ognuno dei quali rappresenta un embrione di futuro. La rinuncia alla Dad significava accettare in modo irreversibile il presente come unica prospettiva. A maggio/giugno molti insegnanti e operatori scolastici hanno espresso la volontà di tornare alla scuola in presenza, presentando quest’ultima come una realtà che poteva garantire la socializzazione e l’apprendimento significativo. Si è compiuta un’operazione di idealizzazione di una scuola fisica che invece, non corrisponde alla realtà. Dall’altra parte, invece era presente un gruppo di insegnanti che sosteneva la qualità della Didattica a distanza, purché questa proponesse strategie, approcci più consoni alla dimensione virtuale. Clicca qui per leggere l’intervento  ]]>

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La Ministra scrive a Babbo Natale. In esclusiva la risposta del Babbo

Il nostro infaticabile inviato speciale Aristarco Ammazzacaffé è riuscito questa volta a scovare la risposta di Babbo Natale ad una lettere inviatagli dalla ministra Lucia Azzolina. La risposta di Babbo Natale Cara Lucia, mi permetta, per favore, di chiamarla solo così. Per dirle, in primo luogo, che non ho parole.   A me arrivano lettere e richieste solo di bambini dai 4 fino agli 8 anni (massimo). Perciò ho pensato, davanti alla Sua lettera, ad un errore delle poste europee. O anche, pensando al mittente, a un caso di momentanea follia o di persona cronicamente fuori di testa. Ma andando avanti nella lettura ho capito che no, era molto probabilmente una lettera inviatami da una persona giovane, anche se non giovanissima, e, nientemeno, Ministra della Pubblica Istruzione in Italia, come risulta anche dalla carta intestata che ha utilizzato. Continua a leggere

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Lezioni per casa. Oltre i compiti, un'altra scuola è necessaria

di Nerina Vretenar

  1. NEANCHE A SCUOLA – Nell’idea di scuola MCE cerchiamo che il gruppo, attraverso un’organizzazione della classe  cooperativa, sia impegnato  in attività significative, in ricerche intorno a temi di  interesse, in laboratori. – Evitiamo il triangolo banale “spiegazione/studio – compito/interrogazione-valutazione”. .
  2. ATTIVITA’ E MODI DI APPRENDERE diversi vanno tutti ‘allenati’. osservare/ ricercare, fare ipotesi /esplorare/visitare ambienti naturali, strutture produttive, musei, teatri/camminare sviluppare manualità e progettualità/ costruire, inventare narrare storie /collaborare/conoscere il mondo/leggere / buoni testi e lingue diverse classificare insegne, spazi, costruzioni, manifesti pubblicitari, …/fare ordine/organizzare/ classificare oggetti, attività umane, seriare/ collezionare /leggere il territorio/ osservare il cielo le albe i tramonti/osservare le ombre e i movimenti del sole e le fasi lunari/ sperimentare forme e colori /scrivere testi diari poesie/problematizzare osservare cambiamenti temporali e spaziali storia personale storia familiare /storia di scoperte oggetti invenzioni eventi/ raccogliere fonti, testimonianze, intervistare
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Il voto è morto, viva il voto?

di Simonetta Fasoli  Non mi piace, di solito, iscrivermi al club dei disfattisti, tra i fautori del “benaltrismo”: il “ben altro”, per definizione, è inesauribile… Detto questo, non mi sento neanche di entrare a far parte del coro di coloro che stanno prodigandosi in commenti a tutto tondo positivi verso le disposizioni ministeriali che regolamentano la fase attuativa del superamento della valutazione decimale nella Scuola primaria. Leggendo l’O.M. 172 del 4/12/2020 con le allegate Linee guida che ne fanno parte integrante, parecchi sono i dubbi che mi sorgono. Non voglio affliggere chi mi legge con una troppo lunga disamina (inadatta, a parer mio, al mezzo…). Mi limiterò a poche, sintetiche osservazioni, rinviando ad altra sede e occasione una più articolata riflessione. Continua a leggere

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Dare senso al lavoro che si fa a scuola

di Raimondo Giunta La scuola si nutre di speranza e di futuro; appiattita sul presente e sensibile alla sollecitazione ad adeguarsi alla realtà così com’è fatta, tradirebbe la propria vocazione e non sarebbe di alcuna utilità alle nuove generazioni. Una scuola con la sguardo lanciato sul futuro non può fare a meno di avvalersi   della libertà, dell’intelligenza, della  passione  dei suoi docenti. Di queste risorse non si può fare a meno proprio nel un momento in cui ricade sulle loro spalle la responsabilità di salvare la scuola e di darle un nuovo impulso. Direi un nuovo volto. Certo per ora è importante tornare alla normalità, sempre che ci si riesca, ma è evidente che bisogna misurarsi con le innovazioni che gli scenari prevedibili del futuro richiedono. Innovazioni che devono essere sempre misurate sul parametro delle  pari opportunità che vengono date ai giovani per essere cittadini e lavoratori. Continua a leggere

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Emergenza Covid, la scuola racconta e si racconta

“La scuola nell’emergenza …. e oltre” è il titolo del Quaderno di documentazione numero 11 realizzato dal Forum delle Associazioni del Piemonte. Il volumetto contiene narrazioni, testimonianze, riflessioni, proposte di insegnanti, dirigenti, studenti, genitori, associazioni delle scuole piemontesi nell’anno del Covid 19. “Al centro di tutte le narrazioni e riflessioni – spiega Gianni Giardiello, direttore del Forum – c’è la Scuola, e soprattutto la ‘scuola senza la scuola’, letta e raccontata dai suoi protagonisti principali, insegnanti, dirigenti scolastici e studenti innanzi tutto, ma anche genitori e nonni, a cui si sono aggiunti esponenti del mondo accademico, delle associazioni e della carta stampata”. La pubblicazione è disponibile anche qui. FORUM_ASSOCIAZIONI_QUADERNO_11]]>

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Le immagini pubbliche degli insegnanti

Un convegno promosso da Gessetti Colorati[/caption] di Raimondo Giunta Le immagini pubbliche di un gruppo professionale o di una componente della società qualche volta  non esprimono la realtà delle cose, ma hanno purtroppo una sicura incidenza nei rapporti umani, condizionandone lo sviluppo, gli esiti e la qualità. Nel caso degli insegnanti ci si trova di fronte ad una molteplicità di rappresentazioni pubbliche, alcune delle quali, molto negative, sono il risultato di giudizi, che oscillano dall’avversione preconcetta alla misconoscenza delle condizioni dell’esercizio dell’insegnamento: “lavorano poco”; “non si aggiornano”; “non hanno professionalità”; “non sanno ascoltare”; “non sanno valutare”; “è un mestiere per donne “; “inculcano valori ostili alla famiglia”; ”nei momenti cruciali si danno per malati” e così via pre-giudicando. Continua a leggere

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