Archivi categoria: SCUOLA VIVA

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Gestione della classe e didattica efficace

di Dino Cristanini 

gulliver   Per gentile concessione delle Edizioni Gulliver pubblichiamo l’editoriale del numero 1 della rivista
Nuovo Gulliver News.

 

Come di consueto apriamo il nuovo anno scolastico con uno sguardo al quadro generale delle politiche educative e delle eventuali novità normative che riguardano la scuola, e in particolare la scuola primaria.
A livello internazionale il documento che in questo momento sembra esercitare l’influsso più rilevante è l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, non solo per via dell’obiettivo n. 4 che mira a «fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti», ma soprattutto per le finalità complessive riguardanti la promozione di «uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri bisogni».
C’è poi la nuova Raccomandazione (2018) del Consiglio dell’Unione Europea sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente. Fino a questo momento non ha prodotto effetti formali sui documenti ispirati alla precedente Raccomandazione del 2006, ossia le Indicazioni nazionali per il curricolo (in particolare per quanto riguarda il profilo delle competenze dello studente) e il modello nazionale di certificazione delle competenze. Vedremo in corso d’anno se interverranno delle novità in questo senso. Nella pubblicistica professionale, nei convegni, nei corsi di formazione il riferimento è comunque ormai costituito dalla nuova Raccomandazione. Continua a leggere

LE GIORNATE MONDIALI DEL 2019

Pubblichiamo il calendario delle giornate mondiali che spesso nelle scuole sono occasione per promuovere iniziative educative e culturali

SETTEMBRE

08 Settembre 2019 – Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato – Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione
12 Settembre 2019 – Giornata delle Nazioni Unite per la Cooperazione Sud
16 Settembre 2019 – International Talk Like a Pirate Day
21 Settembre 2019 – Giornata internazionale della pace
23 Settembre – Primo giorno d’autunno
26 Settembre 2019 – Giornata europea delle lingue – Giornata internazionale per l’eliminazione totale delle armi nucleari
27 Settembre 2019 – Giornata mondiale del turismo
28 Settembre 2019 – Giornata mondiale per l’accesso all’informazione
29 Settembre 2019 – Giornata Mondiale del Cuore Continua a leggere

La leggenda di Tullio De Mauro e lo sfascio della scuola italiana

di Ugo Cardinale

Sono rimasto profondamente amareggiato dalla piega che ha preso il dibattito di Repubblica sulle difficoltà di apprendimento degli studenti rilevate dalle prove INVALSI.
In primis constato con sorpresa la denuncia dei mali della scuola italiana attribuiti alla “democratizzazione del sapere” di cui sarebbe stato artefice Tullio De Mauro, fantasma evocato – e neppure menzionato – da Silvia Ronchey (nell’articolo su Repubblica del 12/07/‘19, che ha avviato il dibattito) come se dovesse subire per chi sa quale colpa anche quest’ultimo affronto di “damnatio memoriae”.
Tullio De Mauro, che era già stato identificato, a pochi giorni dalla sua morte, come responsabile della “disfatta della lingua italiana” e accusato da Ernesto Galli della Loggia (Corr. della Sera, 07/02/‘17) di essere stato fautore di un “ribaltamento in senso democratico (sic) della pedagogia linguistica tradizionale”.
A parte la curiosa svalutazione delle parole “democrazia” e “democratico”, identificate (sulla scia di una tradizione settecentesca) con il pericoloso estremismo rivoluzionario, svalutazione che mette in dubbio l’obiettività di chi opera questa denuncia, suscita sdegno la falsificazione dei fatti che non ci si aspetterebbe da chi ha a cuore la filologia, in riferimento all’opera di divulgazione scientifica prodotta dalla collana dei “Libri di base”, curata da De Mauro per gli Editori Riuniti. Continua a leggere

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Per gentile concessione della rivista specializzata BABELE mettiamo a disposizione dei nostri lettori uno stimolante intervento di Magda Di Renzo
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maestraNel 1947 la Montessori diceva: «Non è un metodo di educazione che bisogna conoscere, ma è la difesa del bambino, il riconoscimento scientifico della sua natura, la proclamazione sociale dei suoi diritti che deve sostituire gli spezzettati modi di concepire l’educazione».
Mi sembra che oggi più che mai queste parole costituiscano un monito fondamentale per il recupero di una metodologia educativa che sappia essere rispettosa dei tempi e dei modi
dello sviluppo e che sappia guardare il bambino come portatore di potenzialità e limiti, anziché vederlo solo come una sommatoria di performance e deficit.
L’eccesso di medicalizzazione che ha colpito epidemicamente il nostro scenario collettivo sull’infanzia ha contagiato anche il contesto scolastico e il raggiungimento delle prestazioni ha messo in secondo piano, se non addirittura occultato, il benessere del bambino e la sua motivazione ad apprendere per crescere.
Sicuramente possiamo affermare che ai bambini viene richiesto molto presto un ritmo stressante che non tiene in considerazione, nel modo dovuto, i suoi bisogni e le sue necessità di
accudimento. Ma, accanto ai tempi spesso troppo prolungati, si inserisce troppo spesso un atteggiamento educativo volto unicamente alla performance, senza che siano tenute nel debito conto le necessità maturative in termini affettivi.

Clicca qui per leggere l’ intervento completo.

I tormentoni dell’estate 2019

di Stefano Stefanel

Gli argomenti – caldi – dell’estate scolastica sono puntualmente assurti, come ogni anno, alla debole attenzione mediatica del momento. I tormentoni dell’estate si possono riassumere in alcune questioni concatenate tra loro:

  • i risultati delle prove censuarie (Invalsi, Ocse, ecc.) dicono puntualmente che esiste un forte ritardo in una parte consistente dei nostri studenti rispetto agli standard attesi ( il tutto riassunto nella frase “il 35% degli studenti di scuola media non capisce un testo di italiano” ) e tutte le statistiche rinnovandosi danno lo stesso dato;
  • i risultati dell’esame di stato conclusivo (quinta superiore) mostrano evidenti esiti migliori al sud piuttosto che al nord, contraddicendo i dati di cui sopra;
  • bisogna mettere mano alla didattica.

Come ogni anno a commentare questi “tormentoni” vengono chiamati in primo luogo quelli che di scuola capiscono poco o nulla, perché le loro conoscenze sull’argomento si sono fermate quando hanno terminato di frequentarla. Parlo dei professori universitari, degli scrittori, dei manager, degli psicologi, dei giornalisti, che non si limitano ad esprimere un commento su una situazione oggettivamente drammatica, anche se nota da anni, ma danno consigli su come invertire la tendenza.
E come tutti i consigli dati da chi non ne capisce niente trasformano il tormentone estivo in una simpatica sequela di stupidaggini. Cito alcuni esempi tratti dalla “cagnara mediatica” estiva: bisogna far imparare di nuovo le poesie a memoria, bisogna togliere il multimediale dalla scuola, bisogna proibire l’uso dei dispositivi a scuola, bisogna insegnare più grammatica, bisogna bocciare di più, bisogna dare voti più bassi e non promuovere con aiuti di vario genere, bisogna fare meno progetti e più didattica, bisogna smetterla con le competenze e tornare alle conoscenze, bisogna selezionare meglio i docenti, bisogna far mettere agli studenti il grembiule, bisogna insegnare nuove materie a scuola, bisogna far leggere i classici, e via di seguito con banalità di livello infimo spacciate come grandi idee pedagogiche. Continua a leggere