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Didattica a distanza, ma con insegnanti buoni artigiani

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io_noidi Rodolfo Marchisio

Dedicato a tutte le colleghe ed i colleghi che si stanno facendo il mazzo per riannodare il rapporto educativo coi propri alunni
Si parla ormai molto di didattica a distanza e didattica online (che non sono la stessa cosa).

Non sempre in modo proattivo e talora un po’ dispersivo. Ognuno dice la sua.

Premesso che:

1. La didattica online è cosa non semplice e controversa, ma questa è una emergenza.
2. Se pensi che non esistano ricette e offerte commerciali che risolvano e che non esiste UNA soluzione. Che come sempre l’ideale è che i buoni docenti usino in modo intelligente quello che hanno, sanno e possono usare e che si adatta alla loro situazione. Come state facendo.
Con intelligenza, flessibilità, contestualizzazione di strumenti conosciuti e possibili. Per i docenti, per i ragazzi e le loro famiglie
3.   Le scelte tecnologiche sono importanti ma quelle pedagogiche lo sono molto di più (Paola Limone) e che la grave emergenza attuale non è un’occasione per incrementare la didattica a distanza, ma una situazione di assenza della scuola reale da fronteggiare con ragionevolezza. (CIDI)
4. La chiave del nostro lavoro (e del digitale) è la relazione educativa ed è per questa che state lavorando, articolando attività diverse, che le tecnologie veicolano o permettono. Anche la attività di leggere insieme e commentare un libro…

Allora queste poche riflessioni che cercano di condividere un senso, in mezzo a tante proposte ed esperienze diverse, radunando quelle condivisibili e in sintonia, non su con che tecnologia, ma su cosa ci faccio e perché allora ti può, spero, essere utile .

Buon lavoro. Di cuore….
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Grazie al digitale la scuola non si ferma. Ma è davvero così?

bambini_maestradi Giuseppe Bagni
presidente nazionale CIDI

In questo periodo di emergenza sono in pochi ad aver mantenuto un atteggiamento coerente e scientificamente sensato. Ancora meno i governanti che hanno saputo resistere alla tentazione di sfoggiare per scopi puramente elettoralistici il proprio potere territoriale, contribuendo a dare l’immagine di una Italia in pezzi nei suoi livelli decisionali, con scelte “fai da te” che hanno seminato caos e sconcerto in tutto il Paese, e dandoci anche un’idea più precisa di cosa potrebbe diventare con il regionalismo differenziato.

Ma ci si poteva almeno augurare che gli esperti di scuola rispondessero all’emergenza sanitaria senza trasformarla in un’occasione di propaganda dei propri “prodotti” vuota ipocrita e pericolosa.
Possibile che nessuno dica che una scuola che svolge “attività formative a distanza” è una scuola meno formativa?

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DIDATTICA A DISTANZA: gestione dell’emergenza o prove tecniche di una scuola smantellata?

bambini_scuoladi Simonetta Fasoli

Leggo diversi e in qualche caso “autorevoli” commenti sulle modalità operative di gestione della forzata chiusura delle scuole adottata nel diffondersi del coronavirus.
Non mi pare il caso di spendere parole sull’opportunità o perfino la necessità dei provvedimenti che hanno interrotto le attività scolastiche per un periodo significativo e per un tempo di fatto non prevedibile.
Mi sembra al contrario dirimente aprire una discussione il più possibile partecipata sui tanti risvolti che la questione presenta.

I toni, al limite del trionfalismo, usati da chi ha responsabilità di governo del sistema scolastico, sono a mio parere non solo fuori luogo ma francamente inquietanti per quello che possono prefigurare. Si afferma che il sistema, in tutte le sue articolazioni, è attrezzato o si sta attrezzando per organizzare la didattica a distanza. Sembra, a leggere non solo tra le righe, che siamo di fronte non ad una soluzione di emergenza come tale parziale e provvisoria, ma all’epifania di una nuova stagione segnata dalle “magnifiche sorti e progressive”.

Provo a esporre, con la sintesi che il luogo e il mezzo richiedono, alcune considerazioni.

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Il curricolo digitale

corso_appcoop_062019di Stefano Stefanel

L’emergenza per il Coronavirus ha portato allo scoperto un tema (che presenta molti aspetti: didattica a distanza, comunità virtuale, scuola attraverso il cloud, smart school, smart working, ecc.), che stava prendendo una strada priva sbocco, cioè quella della contrapposizione tra libri e web.

Le norme prodotte in funzione dell’emergenza per il Coronavirus mettono nero su bianco, in maniera anche un po’ confusa, metodologie e possibilità che già c’erano e che qualcuno stava già sfruttando. Sui social poi sono fiorite le testimonianze delle varie comunità scolastiche virtuali nate a seguito dell’emergenza o che già si stavano sviluppando. Così il dibattito su libri e web è tornato, ma sotto mentite spoglie, con il web che dimostra come possa essere utile e utilizzato, fermo restando che a casa e a scuola si possono continuare a leggere anche i libri.

Io credo non sia possibile percorrere la china che ha preso, nel frangente dell’emergenza, una parte del dibattito sulla scuola italiana e vada riaffermato un principio cardine molto semplice: è necessario e fondamentale che le scuole si dotino di curricoli digitali che siano di supporto al curricolo d’istituto o che interpretino in forma autonoma il digitale. Non si possono improvvisare classi virtuali, chat didattiche, cloud più o meno operativi o lezioni su you tube senza prima aver predisposto un lavoro progettuale frutto di ricerca e innovazione e ricerca sull’innovazione.

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Concetti contrastivi: un punto di vista diverso sul tema del “digitale”

matitaConcetti contrastivi è un blog curato da Marco Guastavigna, docente che da decenni si occupa, con occhio critico di tecnoogie e di politiche scolastiche. Senza timori reverenziali nei confronti di nessuno e con la precisa intenzione di contrastare il “pensiero unico” che purtroppo imperversa nel dibattito culturale sui problemi della scuola, Marco Guastavigna offre periodicamente nel suo blog acute riflessioni spesso “controcorrente” ma certamente stimolanti.
Ma leggiamo cosa egli stesso racconta del suo lavoro (red)

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Concetti contrastivi è nato quando nella primavera del 2018 ho cominciato una serie di letture “matte e disperatissime” nel campo del pensiero divergente sul tema del “digitale”, di cui il blog raccoglie e mette a disposizione di chi lo vuole consultare i nuclei sintetici.

Propone materiali con intenzione nettamente politica, prospettiva approfondita mediante economia, sociologia, diritto, antropologia e così via.

Pochissime invece le letture su scuola e istruzione in sé. Sono infatti profondamente convinto che, nell’epoca della platform society e del capitalismo della sorveglianza magistralmente studiato da Zuboff, un’autentica emancipazione culturale debba assumere una visione coraggiosamente critica delle radici della cultura e dei comportamenti proposti dal pensiero mainstream, che considera l’innovazione – confusa con il progresso – un fine e non uno strumento e che innerva in modo totalitario la cultura istituzionale.

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Competenza informativa, una buona notizia dalla Finlandia

bambini_maestradi Gianfranco Scialpi

Competenza informativa, la Finlandia parte. Esempio di anticipo di un futuro prossimo, che in qualche modo è già presente. Anche da noi è possibile, partendo dall’educazione civica. Il problema restano i docenti e non solo.


Competenza informativa, la Finlandia anticipa il futuro prossimo

Competenza informativa, ho più volte espresso la necessità di integrare i progetti digitali, troppo identificati con il coding, con percorsi basati sulla gestione critica delle informazioni. La suddetta competenza caratterizzerà in modo significativo il profilo 2.0 del cittadino dei prossimi anni. Una bella notizia proviene dalla Finlandia, che ha un sistema formativo all’avanguardia nel mondo per la sua capacità di coniugare il tradizionale con l’evoluzione delle tecnologie, anticipando molti pezzi di futuro.
Si legge su Valigia blu : “La Finlandia ha inserito l’alfabetizzazione alle notizie e l’insegnamento al pensiero critico nel piano scolastico nazionale nel 2016 ed è un ottimo esempio di come un governo può agire se vuole combattere contro la diffusione di notizie false senza ricorrere a controverse leggi “anti fake news”. L’arma più potente nelle mani della politica è l’educazione e la formazione pubblica, sin dalla scuola primaria. Nel programma della scuola secondaria, poi, la formazione diventa più specifica: gli alunni della scuola di Helsinki dove insegna Kivinen, per esempio, imparano quanto sia facile mentire con le statistiche durante le ore di matematica. Con il professore di storia dell’arte capiscono come il significato di un’immagine può essere manipolato. Studiando storia analizzano la più importanti campagne di propaganda dell’ultimo secolo. Mentre con il professore di finlandese possono riflettere su come le parole possono essere usate per ingannare, raggirare, confondere… L’obiettivo è formare cittadini attivi e responsabili. Pensiero critico, fact-checking e imparare a valutare le informazioni che riceviamo sono questioni cruciali. E sono oggi parte fondamentale delle materie che insegniamo. Attraverso tutte le materie”.

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Codice sorgente, un fenomeno letterario: nasce la prima mostra mondiale

Prima mostra al mondo sul codice sorgente
un fenomeno letterario

La nostra Associazione è da tempo partner di Codexpo.org associazione di Promozione Sociale senza scopo di lucro, che ha come scopo quello di realizzare la
Prima mostra al mondo sul codice sorgente

Inteso non come fatto tecnico ma come letteratura, lingua (ormai 7 mila come le lingue del mondo), fenomeno storico, culturale.
Il progetto e molti materiali sono già pronti, ma allestire ogni stanza costa ca 3000 euro e poi potrà essere esportata in tutta Italia.
Per questo sosteniamo attivamente e vi invitiamo a sostenere lo sforzo di raccogliere i fondi per la costruzione delle prime stanze, che saranno portate a maggio a Torino nell’ambito del progetto UNITO/CODEXPO.org Festival del codice sorgente.
Un evento di 5 giorni organizzato da Università e Codexpo.org di cui noi di Gessetti siamo partner ufficiali.
Così potrete vedere cosa si è realizzato con il vostro aiuto.

Il video di presentazione (2 min) : https://youtu.be/jWqEqJnHCN0
Se vuoi andare direttamente alla pagina della campagnahttp://sostieni.link/2252
Perché sostenere codexpo.org? http://codexpo.org/crowdfunding
Cosa ti regaliamo in cambio del tuo aiutohttp://codexpo.org/crowdfunding/gifts

Per saperne di più procedi nella lettura Continua a leggere