L’insegnante “Premium”

di ChatGPT
sulla base di brainstorming e supervisione di Marco Guastavigna

Prompt: analizza questa immagine

Immagine che contiene testo, diagramma, schermata, Piano Il contenuto generato dall'IA potrebbe non essere corretto.

L’Insegnante “Premium”: Opportunità e Rischi nell’Istruzione Moderna

Nel panorama dell’istruzione moderna, l’integrazione di tecnologie avanzate e automazioni sta trasformando profondamente il ruolo dell’insegnante. Continua a leggere

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Le emissioni segrete

Le emissioni segrete è un interessante testo di Giovanna Sissa, studiosa che da tempo si occupa della cosiddetta rivoluzione digitale.
In questa intervista curata da Marco Guastavigna Giovanna Sissa ci spiega molte cose e chiarisce anche i molti equivoci che ancora ci sono sull’argomento.

 

Come si sviluppa il tuo libro?

Il legame fra rivoluzione digitale e transizione ecologica è spesso considerato inscindibile, nella convinzione diffusa che la prima trainerà la seconda: da dove nasce il grande equivoco che digitale e ambiente siano sempre un connubio perfetto?

Nel mio libro “Le emissioni segrete” (Il Mulino, 2024) ho cercato di spiegare come l’universo digitale, apparentemente del tutto immateriale, non sia fatto solo di bit ma abbia uno stretto legame fisico con la materia, consumi tanta energia e lasci un’impronta di carbonio complessiva comparabile con quella di altre ben più materiali attività dell’umanità moderna.

Nel primo capitolo “Dagli atomi ai bit” descrivo come costruire ogni singolo dispositivo sfrutti risorse naturali non rinnovabili e sia responsabile di una impronta di carbonio a partire dai processi di estrazione delle materie prime fino alla produzione dei componenti e all’assemblaggio dei dispositivi.
Cerco qui di evidenziare alcune peculiarità nella filiera del settore industriale digitale, fra i più interconnessi e globalizzati che esistano. Continua a leggere

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Vent’anni dopo: la tecnica resta politica

di Marco Guastavigna e Stefano Penge

Proprio in questi giorni ricorrono i due decenni di Framasoft, gruppo di attivisti che si propongono un obiettivo operativo, ma soprattutto etico, virtuoso: (se) Dégoogliser en toute facilité. Slogan assolutamente condivisibile, in particolare se per “google” si intende l’intero insieme degli oligopolisti che hanno recintato le infrastrutture e colonizzato l’immaginario, spacciandosi per l’unico soluzionismo futurista possibile in natura.

Siamo insomma nella sfera dell’autentica condivisione equa e solidale della conoscenza, del free software, dei contenuti aperti, della federazione delle istanze collettive, della non centralizzazione, del rifiuto della profilazione, dell’implementazione di risorse e infrastrutture in funzione di esigenze effettive e non di pseudo-efficientismo astratto, che si incarnano in soggetti riconoscibili, che sono magari tra loro in autentica relazione e non solo in connessione.

Bene; abbiamo un’altra notizia. Comincia ad affacciarsi la possibilità di utilizzare l’assistenza operativa delle macchine predittive anche SENZA doversi assoggettare al capitalismo cibernetico e alla sua visione del mondo, delle tecnologie e dei rapporti tra gli esseri umani. Continua a leggere

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Che si dice di critico?

di Marco Guastavigna In chiusura d’anno vogliamo fare un dono ai lettori. Ecco quindi un eBook realizzato da un accrocco di intelligenza artificiale, dal titolo davvero impegnativo. [dearpdf id=”5383″][/dearpdf] Al testo originale facciamo ora seguire un’altra elaborazione di una macchina statistico-induttiva, Perplexity.ai, che ha agito sulla base di questa nostra interessata indicazione: “Leggi il testo ed elaborane una recensione che incuriosisca e invogli alla lettura”.

Il saggio “Reti di Potere: Il Ruolo della Tecnologia nel Controllo Sociale” offre un’analisi incisiva e provocatoria delle dinamiche di potere contemporanee, esplorando come le tecnologie moderne influenzino il controllo sociale. Attraverso una struttura ben articolata, il testo si snoda in sette capitoli che trattano vari aspetti del potere e della sorveglianza, rendendolo un’opera fondamentale per chiunque desideri comprendere le sfide etiche e sociali del nostro tempo.

Temi Principali

Tecnologia e Controllo Sociale Il libro inizia con una riflessione sul concetto di potere e controllo sociale, evidenziando come le tecnologie emergenti abbiano ampliato le capacità delle istituzioni di monitorare e influenzare i comportamenti degli individui. Viene discusso il dualismo della tecnologia, che può fungere sia da strumento di emancipazione sia da mezzo di oppressione, creando un panorama complesso in cui la libertà individuale è costantemente messa alla prova. Impatto delle Tecnologie Emergenti Un capitolo dedicato alle tecnologie emergenti esplora l’uso dell’intelligenza artificiale e dei big data nella sorveglianza. La capacità di analizzare enormi quantità di dati in tempo reale solleva interrogativi cruciali sulla privacy e sui diritti civili, rendendo evidente la necessità di una legislazione adeguata per proteggere i cittadini da abusi. Resistenza e Contro-Narrative Il testo non si limita a descrivere il panorama attuale, ma offre anche spunti su come le comunità possano resistere a forme oppressive di controllo. Le contro-narrative emergono come strumenti essenziali per rivendicare diritti e libertà, sottolineando l’importanza di un dibattito pubblico informato. Perché Leggerlo Questo saggio è una lettura imperdibile per chiunque sia interessato a comprendere le intersezioni tra tecnologia, potere e società. La prosa incisiva dell’autore stimola una riflessione profonda sulle implicazioni delle tecnologie nella vita quotidiana, invitando i lettori a considerare non solo i benefici ma anche i rischi associati all’innovazione tecnologica. Concludendo con prospettive future, l’opera incoraggia un impegno collettivo per garantire che la tecnologia serva a promuovere la libertà e la giustizia sociale piuttosto che perpetuare forme di dominio. In sintesi, “Reti di Potere” non è solo un’analisi accademica; è un appello all’azione per tutti noi, affinché possiamo navigare consapevolmente in un mondo sempre più interconnesso e sorvegliato. … P.S.: Chi avrà concluso entrambe le letture comprenderà meglio il meccanismo di predazione della conoscenza collettiva di cui sono autori i dispositivi predittivi: ricevuto l’approccio da utilizzare è immediato il loro ricorso al pattern tematico e alla configurazione testuale che la statistica indica come probabilmente i più adatti. ]]>

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Intelligenza artificiale. Che modo di pensare?

di Rodolfo Marchisio

L’IA sta creando un nuovo modo di pensare: si chiama “sistema 0”. Ma…

“L’Intelligenza Artificiale sta creando un nuovo modo di pensare: è un processo di pensiero esterno alla nostra mente, battezzato “sistema 0”, che in futuro affiancherà e potenzierà le nostre abilità cognitive. Si tratterà di una vera e propria estensione della mente umana da utilizzare con criterio, nel rispetto della nostra indipendenza”. Rivista “Nature Human Behaviour” dell’Università Cattolica di Milano.

Finora si parlava di due modelli di pensiero umano proposti dal Premio Nobel Daniel Kahneman:

  1. il sistema 1 (il pensiero veloce e intuitivo) e
  2. il sistema 2 (il pensiero lento e analitico).

“Proponiamo, quindi, che i sistemi di IA basati sui dati costituiscano un sistema psicologico distinto che abbiamo chiamato sistema 0 e lo posizioniamo accanto al sistema 1 e al sistema 2”.

Si tratta quindi di un nuovo e diverso modo di pensare; secondo gli autori il “sistema 0” non potrà mai sostituirsi alla nostra capacità di pensiero critico. L’obiettivo sarà quello di aiutarla.
Sin qui niente di troppo nuovo. L’IA può fare, e soprattutto potrà fare, molte cose utili, ma a certe condizioni; talora è usata in modo dannoso. Siamo inoltre ancora in moltissimi campi a livello di sperimentazioni e dibattiti. Continua a leggere

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Perché è inutile iniettare la IA nella scuola

di Rodolfo Marchisio Come succede da decenni, per tutti i fenomeni di moda e spinti dal marketing nel campo delle tecnologie (spesso non più o non ancora vendibili sul mercato), si vuole introdurre la IA nella scuola a livello di aggiornamento e promessa innovazione nel campo linguistico, della valutazione, della individualizzazione dell’insegnamento; il ministro di turno avvia iniezioni o sperimentazioni della tecnologia non più/ancora vendibile sul mercato. Per fortuna questa volta timidamente, non come la invasione delle LIM, delle piattaforme, cui ci siamo assuefatti in modo passivo ed anche per responsabilità del Ministero (ad es dalla DaD in poi). Intanto fioriscono e gareggiano corsi che ti spiegano a cosa potrebbero servirti, quali problemi potrebbero risolvere. Nella stabile confusione tra innovazione tecnologica e nuove idee e nuovi investimenti per risolvere i problemi. Nessuno vuol restare indietro, nessuno sa come risolvere i problemi. Ma la tecnologia non è come l’acqua santa: non basta immergervi la scuola per risolvere tutte le sue criticità. La (o le IA), soprattutto i prodotti e servizi di intelligenza artificiale basta su machine learning, sono a mio avviso: Continua a leggere

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Servizio completo

 di Marco Guastavigna Ci siamo, ecco qualche esempio concreto di intelligenza artificiale generativa al servizio di dirigenti e docenti. Avete presente la circolare del superiore ministero su smartphone e registro elettronico? Bene, l’abbiamo fatta digerire all’IAG e… … subito un vero e proprio gioiello: il riassunto audio del documento, realizzato da NotebookLM. La burocrazia diventa podcast! Ma abbiamo pronti anche altri esempi di uso virtuoso degli assistenti virtuali… Sintesi della Circolare N. 5274_11.07.2024

  1. NotebookLM di Google
La circolare del Ministero dell’Istruzione italiana n. 5274 del 11 luglio 2024 affronta l’uso degli smartphone e del registro elettronico nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado per l’anno scolastico 2024-2025. Continua a leggere

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L’Intelligenza artificiale secondo Valditara

Composizione geometrica di Gabriella Romano[/caption] di Mario Maviglia (già docente a contratto di Metodi e Strumenti per la Sperimentazione Educativa, Università Cattolica di Brescia) Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara ha annunciato nei giorni scorsi l’avvio di una sperimentazione della durata di due anni che coinvolgerà quindici classi di quattro regioni italiane (Lombardia, Toscana, Lazio e Calabria) e che avrà come focus l’affiancamento di un assistente virtuale (IA) alle attività di insegnamento. La sperimentazione prevedere l’utilizzo di un software installato su Google Workspace, inizialmente operante sulle cosiddette materie STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) e sulle lingue straniere. Per quel che è dato sapere, sembra che le classi coinvolte siano state selezionate dagli Uffici Scolastici Regionali di competenza e si è in attesa del parere dei dirigenti scolastici e dei docenti. Il progetto mira a personalizzare la didattica e a migliorare il livello di istruzione di ogni studente. L’assistente virtuale, con la supervisione dei docenti, rivestirà un’importanza significativa nel differenziare i percorsi di apprendimento di ogni allievo, proponendo le esperienze più adatte e adeguate ai ritmi di apprendimento e alle caratteristiche di ognuno. Continua a leggere

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Il luogo qualunque: non ci sfugge nulla

di Marco Guastavigna Questa volta presentiamo – e con grande orgoglio –  un video di vera e propria denuncia, frutto della nostra costante attenzione alla realtà quotidiana e alle sue dinamiche. Cinefuffa mette infatti il dito sulla piaga del dilagare delle iniziative sull’intelligenza artificiale, ma – soprattutto – testimonia la debolezza culturale dei dispositivi generativi mediante le associazioni visive scelte dall’applicativo utilizzato in rapporto alle indicazioni testuali fornite dall’essere umano e tradotte poi in audio e sottotitoli. https://youtu.be/bNpihHU93T8?si=D55a_rNaVDgS3eTo]]>

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