Lettera aperta all’On. Lucia Azzolina, Ministro dell’Istruzione

azzolinadi Cosimo Quero

Onorevole Ministro,
è ormai chiaro che anche l’emergenza Covid 19 sta proponendo maggiore e indilazionabile attenzione al rapporto che esiste tra didattica e ricerca .

Occorre prestare attenzione e risorse alla ricerca negli istituti scolastici, anche per una riflessione approfondita sulla didattica a distanza, imposta dalla emergenza pandemica ma, come vedremo in un prossimo contributo specifico, necessaria per integrare e alternare la didattica in presenza, alla ripresa della frequenza scolastica a settembre.

Siamo ad un passaggio storico per la Scuola Italiana. E’ immediata l’urgenza di non aggravare le disuguaglianze per la difficoltà di accesso, da parte di tutti, alle tecnologie digitali.
Come Lei sa, un recente rapporto Istat ricorda che il 41 per cento delle famiglie del Sud non ha un computer o un tablet.

La didattica a distanza, anche quando gli studenti ritorneranno a scuola, sarà utile e integrerà il modo consueto di fare scuola, innovando profondamente le metodologie dell’insegnamento e dell’apprendimento. Si rende indispensabile, perciò, rivedere le politiche dell’intero Governo in materia di investimento in ricerca. Leggi tutto “Lettera aperta all’On. Lucia Azzolina, Ministro dell’Istruzione”

Fare scuola nell’emergenza e oltre

arcobalenoIn un ampio documento del Forum per l’educazione e per la scuola del Piemonte si fa un’accurata analisi della situazione emergenziale in cui le scuole si trovano da poco meno di due mesi.
Il documento è sottoscritto dalle diverse associazioni che fanno parte del Forum (tra le altre Aimc, Cidi, Mce e Uciim) e si articola in tre capitoli.
Nel primo si sintetizzano in sette punti le indicazioni pedagogiche e di politica scolastica utili soprattutto nel confronto positivamente avviato dalle associazioni con le proposte e le indicazioni espresse dall’Amministrazione scolastica e dal Ministero dell’Istruzione.
Nel secondo si mettono in luce i problemi e le criticità della scelta di fare scuola, pur in questa convulsa fase emergenziale.
Nel terzo vengono infine raccolte le indicazioni pedagogiche e didattiche, frutto delle esperienze e riflessioni di molti dirigenti, insegnanti, ma anche studenti e genitori, utili per tentare di produrre qualche risultato positivo attraverso il fare scuola “a distanza”.

Il documento completo è disponibile qui

Un’analisi critica del documento, curata da Marco Guastavigna, è disponibile nel sito Concetti Contrastivi

 

Chi c’è dietro la ministra Azzolina ?

matitadi Aristarco Ammazzacaffè

Certamente l’aver avuto come predecessore un Bussetti Marco è per la Ministra Azzolina una bella sfida, molto difficile da vincere.

Un ministro, il Bussetti, che era riuscito a farsi un nome molto apprezzato in giro e zone limitrofe.
Anche perché aveva conoscenze ampie e alte.
Adesso c’è, tra gli scolastici, chi si vanta di conoscere in profondità Piaget o Riccardo Massa, piuttosto che Morin o Bruner. Il nostro, da par suo, si vantava di conoscere e addirittura frequentare – quando glielo permettevano – nientemeno che Giorgetti e Salvini, suoi ispiratori e numi protettori. Che l’hanno addirittura fatto ministro come Giovanni Giolitti Benedetto Croce. Siamo lì. Questo è il livello di riferimento.
E che l’hanno fatto ministro soprattutto per la sua presa ferma alle parallele (il nostro nasce ‘ginnico’).
Ma anche per il suo fascino, a vederlo così. Avete presente i suoi occhi penetranti, come il suo pensiero? Voleva addirittura fare una riforma della scuola con Salvini e intestarla a sé medesimo. Ricordate? E considerava priorità indiscutibili mettere il grembiule a tutti i bimbi di elementari e medie, come anche installare sistemi di sorveglianza nelle scuole e controlli biometrici per i DS! Pensate!

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Il COVID19 non infetta i bambini, lo dice uno studio sul caso di Vò Euganeo

rete_numeridi Raffaele Iosa

Continuo la mia ricerca sul rapporto tra Corona Virus e bambini. In un post FB di ieri ho parlato della giornalista scientifica Roberta Villa che citava la ricerca del prof. Grisanti su Vo’ Euganeo, l’unica oggi presente in Italia a tappeto su un’intera popolazione.
Ho letto attentamente sulla piattaforma medrxiv il preprint della ricerca del prof. Grisanti Università di Padova (in inglese) contenente anche il Metodo utilizzato e i risultati.
Per chi voglia approfondire rinvio a quel testo. La ricerca dimostrerebbe che difficilmente coronavirus entra nei bambini, e nel caso di Vo’ nessun bambino era infetto!
Grisanti, che è scienziato serio, fa alcune ipotesi di questa situazione di non-contagio, e suggerisce di approfondire questo fenomeno con ulteriori ricerche.
Che pare non interessare la pubblica opinione, il Governo e il Ministero. Quindi scuole chiuse e basta. E da settembre allo studio regole severe di comportamento, quasi da riformatorio.
Fino alla ripresa della DAD magari in alternanza. La scuola del ping pong. Mah!

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Chiusura scuole per pandemia, cosa dicono gli scienziati di Lancet

spiralePandemic school closures: risks and opportunities
da Lancet 8 aprile 2020
(traduzione e commento di Raffaele Iosa)

 La nuova malattia del coronavirus 2019 (COVID-19) ha attraversato 210 paesi e territori con oltre 1, 2 milioni di casi e 67 594 decessi segnalati al 6 aprile 2020. La maggior parte dei paesi ha implementato misure sociali di allontanamento per frenare la diffusione dell’infezione e a minimizzare l’impatto del virus.

88 paesi hanno attivato in tutto il paese chiusure scolastiche, ma uno studio di modellistica di Ferguson e colleghi ha concluso che nel Regno Unito le chiusure scolastiche da sole ridurranno i decessi per COVID-19 solo del 2-4%.
La maggior parte dei motivi per chiudere le scuole provengono dal rischio dei focolai come la pandemia di influenza H1N1 del 2009, nella quale però i bambini sono stati colpiti in modo sproporzionato. Eppure in questo caso, gli Stati Uniti hanno chiuso 700 scuole, la risposta era locale e solo per un paio di settimane.
Invece, per affrontare COVID-19, le scuole cinesi sono state chiuse per di più di 2 mesi e molti paesi hanno chiuso anche loro per 2 mesi, ma molti paesi hanno chiuso le loro scuole e i college perfino a tempo indeterminato.

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Coronavirus, a settembre servirà un altro modello di scuola

computerdi Gianfranco Scialpi

Coronavirus, probabilmente l’anno scolastico 2019-20 si è concluso il 4 marzo. A settembre occorrerà proporre “un’altra scuola” per garantire la massima sicurezza agli studenti. La conferma proviene indirettamente da un comunicato dei presidi romani. Una proposta.

Il coronavirus ha chiuso probabilmente l’anno scolastico

Il coronavirus ha fatto saltare il nostro mondo, fatto di velocità, di un esasperato narcisismo e di una prevalenza dell’economico sul politico e prima ancora sulle esistenze. Anche la scuola non è da meno.
Il Coronavirus ha imposto la didattica a distanza e rovesciato il tavolo sulle procedure, sugli adempimenti… Insomma non è azzardato affermare che il virus ha favorito un cambio di passo violento. E questo riguarderà probabilmente la chiusura anticipata dell’anno scolastico. Al momento mancano le condizioni sanitarie per una ripresa.
Situazione che non cambierà con il quasi azzeramento dei contagiati. Mi spiego. Le misure adottate dal Governo rappresentano delle soluzioni non risolutive.

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La promozione sicura autorizza a non studiare più?

computerdi Aluisi Tosolini, ds del Liceo A. Bertolucci di Parma 

Dal 24 febbraio, primo giorno di sospensione delle lezioni in provincia di Parma, ho dato il via ad alcune nuove routine che segnassero il tempo nella nuova dimensione della scuola fuori dalle mura.
Tra queste due mail inviate a tutto il personale del Liceo Bertolucci, una al mattino e una alla sera (intitolate Mattutino e Tramonto), dove oltre a fare il punto della giornata che si apre e si chiude fornisco sia informazioni sulle attività in corso che sull’evoluzione normativa oltre che riflessioni più ampie di matrice culturale a partire dal linguaggio poetico.

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Questo il Mattutino di oggi 3 aprile, dedicato alle riflessioni e alle informazioni in ordine alla conclusione dell’anno scolastico, in attesa dell’uscita del documento La scuola fuori dalle mura pubblicato oggi da Avanguardie educative – Indire ed alla cui stesura ho partecipato e che è centrato proprio sul tema della valutazione.

Ai docenti del Liceo Attilio Bertolucci

1. ipotesi su come avviarsi alla chiusura dell’anno scolastico

Come certo sapete, procede il dibattito sugli scenari di chiusura dell’anno scolastico.
Tra le diverse anticipazioni vi è la bozza di un articolato che il Ministero sta limando e discutendo e che dovrebbe diventare, entro la fine di questa settimana, un decreto legge (perchè per cambiare l’esame di stato occorre una legge, non bastando un semplice DM)
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