Riflessioni su quanto abbiamo vissuto, sulla scuola del futuro e su quella che vorremmo

bambini_scuoladi Rodolfo Marchisio

Il progetto è gratuito ed è disponibile alla pagina La scuola di domani dove siamo arrivati e dove potremo andare  di Tecnica della scuola.
Una ricerca su atti ufficiali, documenti di Enti, ricerche, statistiche, pareri autorevoli, studi, per una riflessione su
1- La scuola della emergenza
2- La scuola del prossimo anno, ma soprattutto
3- la scuola nuova che vorremo avere (che non sarà la scuola del passato né del prossimo futuro).

“Non vogliamo tornare alla normalità, perché la normalità è parte del problema” (da un muro di Madrid)

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Azzolina alla Conferenza stampa: una ministra for ever

ripresa_scuoladi Aristarco Ammazzacaffè

Pensava di non farcela ad essere all’altezza. Invece in questi ultimi mesi ha fatto salti da gigantessa. Si parla ovviamente della Ministra Azzolina. Per la quale – dicono – continua ad essere una sorta di icona il suo predecessore, prof. Bussetti: non si è infatti mai sentita di raggiungerne i meriti, ma neanche di stargli molto indietro. Non ci sta, lei, a sfigurare, orgogliosa com’è.

Ora invece si trova addirittura a superarlo. Ma come fa? Il piglio? La statura? La competenza? Ma forse c’è anche la sua cultura, a pensarci bene; pur senza voler approfondire.

L’ultima conferenza stampa, di alcuni giorni fa, è stata effettivamente la sua mossa vincente. Davanti: un tavolo immenso, con due presenze, ai lati e a distanza sociale: molto importanti – queste presenze -, pare, e particolarmente coreografiche nello scenario da Corona virus. E lei, fornita solo di alcuni fogli che leggeva e non leggeva e comunque sfogliava. E cercava di convincere. Ma come si fa?
A conti fatti però – va riconosciuto – la sua figura, la Ministra, l’ha fatta tutta.

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Il ritorno (professionale) a scuola

ripresa_scuoladi Dario Missaglia
presidente nazionale Proteo

Francamente non riesco a pensare a un “ritorno”. C’è un profonda inquietudine che mi resta addosso. Non è solo l’angoscia della morte e del dolore che abbiamo tutti sentito.

Abbiamo visto medici ed infermieri pagare un prezzo altissimo al loro senso del dovere, a un rapporto con il lavoro che resta un mistero se non si coglie il fatto che al centro di ogni loro azione, i medici hanno messo le persone che avevano di fronte, le loro storie, la paura che segnava i loro volti, la fiducia in quelle mani , le uniche alle quali affidavano la speranza di vita. E abbiamo sentito, acuta, la disperante cecità di un sistema del profitto e della convenienza, che in questi anni ha chiuso strutture pubbliche e ridotto i posti letto, ha finanziato una sanità privata per una salute a pagamento, ha decimato gli organici dei medici, ha annullato quella ricerca scientifica di base che è la vera ricchezza per il futuro e che avrebbe potuto forse dirci qualcosa anche di questa pandemia. E l’Autorità sanitaria tace.

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Riapertura delle scuole a settembre, tante le proposte fantasiose

io_noidi Gianfranco Scialpi

Riapertura delle scuole a settembre. Il problema è come arrivarci senza problemi e con soluzioni fattibili. Prima, durante e dopo. Ci sono molte proposte. La maggior parte, però sono fantasiose. Alcune proposte concrete che hanno ovviamente delle criticità maggiormente risolvibili, rispetto a quelle fantasiose.

Riapertura delle scuole, proposte poco concrete

Riapertura delle scuole a settembre. E’ un obiettivo da conseguire. Lo richiede la nostra Costituzione negli articoli 2,3 e 34. L’istruzione è un diritto e la Repubblica italiana ha il dovere di rimuovere tutti gli ostacoli e risolvere le criticità che (come quelle attuali) che impediscono alle persone la piena educazione e formazione. In questo senso vanno lette le proposte fatte in questi giorni.

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Riapertura scuole a settembre, quale sorte per i docenti over 60?

bambini_maestradi Gianfranco Scialpi

Riapertura scuole a settembre?
Nulla ancora è stato deciso.
Non se ne parla, ma resta il problema dei tanti docenti over 60. Bisogno di una risposta certa e chiara.  E’ in gioco il bene primario della tutela della salute. Riapertura scuole a settembre, dalle dichiarazioni della Ministra mancano i docenti e…
Riapertura scuole a settembre, il Ministro sta rilasciando diverse interviste.
La sua attenzione, ovviamente è concentrata sugli alunni e studenti.
Purtroppo mancano tutti gli altri protagonisti: in primis gli insegnanti, poi i collaboratori scolastici.
Eppure uno dei motivi che ha spinto G. Conte a decretare la definitiva chiusura delle scuole è la presenza di molti docenti con età anagrafica alta.
“Ragionevolmente avremo scuole chiuse fino a fine anno scolastico. Ci abbiamo riflettuto a lungo con la ministra Azzolina, gli altri membri del governo e con il comitato tecnico-scientifico… Gli studi ci dicono che avremmo una nuova esplosione nel giro di 1-2 settimane, tenendo conto che l’età media del nostro personale docente è forse la più elevata d’Europa…”

Probabilmente non rientra tra i suoi compiti decidere la sorte dei tanti docenti over 60. Sulla questione esiste una non concordanza di vedute tra il Presidente Conte (“è una valutazione politica molto sensibile e vi dico subito che il governo ragionevolmente non la raccoglierà”) e il Responsabile della task force V. Colao (più possibilista).
La posizione di G. Conte si spiega solo considerandola come una riflessione generale e quindi non contrasta con quanto affermato a supporto della chiusura delle scuole.
La scuola ha una sua specificità: l’alta densità sociale e la difficoltà a far rispettare il distanziamento fisico, soprattutto dai più piccoli. Attendiamo una risposta a breve.

Il Prof. Galli della Loggia e la Ministra Azzolina: disputa a distanza sulla serietà della scuola

arcobalenodi Aristarco Ammazzacaffè

Vivaddio! Qualcuno l’ha finalmente detto: c’è bisogno di qualcosa di ben diverso: c’è bisogno soprattutto di “una nuova serietà”.
Sono queste le preoccupazioni di Ernesto Galli della Loggia (ma perché non se l’accorcia un po’ tutto questo nome?) nell’Editoriale sulla scuola per il Corriere di domenica scorsa.

Ed ha ragione. Perchè se non è nuova, la serietà, che è? Vecchia, tradizionale?
Ma non esiste nell’era digitale, che è tutta smart. Al massimo si può prevedere, in astratto, una serietà intermedia. Che, a occhio e croce, è però sconsigliabile.

Perciò per chiarirla il Nostro ha fatto bene a concentrarsi in questo Editoriale sui suoi opposti (della serietà, intendo), opportunamente identificati: nella bonarietà vacua e indulgente (i due aggettivi, sembra di capire, devono esserci entrambi. Si rischia se no) e anche, perché no, nel demopaternalismo. Termine importante, quest’ultimo, perché vale per quel che dice a ciascuno, secondo la propria coscienza. Se è chiaro.

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Elogio dei docenti. I docenti che non dimentichiamo

bambini_maestradi Cosimo Quero

Questa fase emergenziale che stiamo vivendo (Covid 19) riporta la nostra attenzione sulla figura fondamentale della scuola: il docente, i docenti come gruppo, comunità educante.
Ripropongo al Ministero l’esigenza di valorizzare la funzione docente, anche sul profilo della loro retribuzione, per assicurare le condizioni più idonee della loro formazione continua.

Più studio il “virtuale” e più mi rendo conto del valore del “reale”. IL “virtuale ” è importante, il “reale” è insostituibile! La realtà, ma qui mi preme riferirmi al docente, nella scuola è fonte di educazione, non solo di istruzione
(Quest’ultima può essere veicolata dalle nuove tecnologie).
Il docente ne è modello: insegna i modi della vita; è essenziale imparare dal docente, dal modo in cui si atteggia nella relazione con i suoi alunni. Leggi tutto “Elogio dei docenti. I docenti che non dimentichiamo”