di Gianfranco Scialpi Riapertura delle scuole. Come nei mesi precedenti, illudendosi che lo scenario sia cambiato. In Alto Adige si decide un’altra strada. Inizialmente è stata contestata. Rappresenta una variante allo scudo Azzolina, che aumenta la sicurezza. Riapertura delle scuole, dall’Alto Adige arriva una buona notizia Riapertura delle scuole. E’ lo slogan di questo annus horribilis. Spesso però è proposto con soluzioni che non possono essere attuate nel corso di quest’anno scolastico. Penso ad esempio all’abolizione delle classi pollaio o all’adeguamento e/o costruzione di nuovi edifici. Rispetto a qualche mese fa lo scenario è cambiato per via della variante…
NOTIZIE
L’idea di Brunetta sui concorsi, ovvero come affossare del tutto la scuola pubblica
di Cinzia Mion Si sta discettando in giro della cosiddetta proposta Brunetta intorno ai concorsi pubblici. Pare che questo “pateracchio”, definito proposta, abbia la funzione di “sbloccare” i concorsi già a bando, e non completati, insediando competenti commissioni esterne… Beh se è vero quello che riporta la stampa “Dio ce ne scampi e liberi”. Io faccio riferimento qui ai concorsi della scuola. Per quel che è dato sapere sembra che il progetto di avviare una sanatoria più o meno camuffata (qualcuno nega che lo sia ma non c’è da fidarsi) stia per essere portato a termine. Si sa che non…
Una nuova sindrome: DSC, disturbo da scuola chiusa
di Raffaele Iosa Questo venerdì di Pasqua mi ricorda stati d’animo della mia infanzia in un paese cattolico. Non c’era la pubblicità in tv, si parlava sottovoce, alle 3 del pomeriggio si ricordava la croce, si mangiava di magro. L’effetto nella mia piccola testa era di straniamento, di essere cioè ”strano” (straniante, straniero) quel giorno, tra gli adulti che giravano tra i vari sepolcri delle chiese. Lo straniamento mi pare la parola giusta per definire oggi lo stato d’animo di milioni di bambini e ragazzi che frequentano un anno scolastico tormentato. Straniamento che sfiora la tristezza, l’inquietudine, l’incertezza. Almeno io…
Una idea di giustizia
di Raimondo Giunta Le sofferenze, i disagi e le preoccupazioni che la pandemia sta seminando in ogni angolo della terra rende nelle coscienze più avvertite necessaria una riflessione sulle condizioni di debolezza delle istituzioni democratiche, mostrate nell’affrontare una sciagura che ha sconvolto la vita di moltissime nazioni ed ha allargato il fossato delle disuguaglianze . Una riflessione che per forza di cose ci conduce ai problemi della giustizia sociale, dopo qualche decennio di abbandono sistematico . I partiti e i sindacati, nati nel suo segno, dovrebbero essere i primi a farla e dovrebbero aver preso coscienza che è stato alto…
La pandemia pedagogica
di Raffaele Iosa In questi ultimi tre giorni ho ricevuto molte telefonate e mail da dirigenti scolastici, insegnanti e genitori su cosa (di brutto) sta accadendo in molte classi a seguito del “ritorno a casa” di molti bambini e ragazzi del primo ciclo per via delle zone neo-rosse e la diffusione della “variante inglese”. In un clima d’ansia collettiva e di forte incertezza, assisto ad una “frenesia curricolare” nelle Dad in corso ben diversa dall’epoca di primavera 2020 che ho chiamato della “didattica della vicinanza” con una generosa azione dei docenti più legata alla relazione educativa che al completare il…
Scuola e varianti, “lo scudo Azzolina” funziona ancora?
di Gianfranco Scialpi Scuola e varianti. La situazione sembra cambiata. Le protezioni messe in atte dall’ex Ministra Azzolina funzionano ancora? La risposta sembra negativa. Resta, però il dubbio. Scuola e varianti, siamo di fronte a un “cambio di passo” del virus Scuola e varianti. Stiamo assistendo a un “cambio di passo” del virus. Intendiamoci non è il risultato di un soggetto pensante. E’ nella natura di qualunque virus, e non solo, di adattarsi alle situazioni, modificando la propria strategia d’attacco. “Il cambio di passo” del virus sta preoccupando i virologi e il Cts. In entrambi i casi mi riferisco alle…
Caro Ministro, dica qualcosa di scuola
di Mario Maviglia Ad ogni cambio al vertice del Ministero dell’Istruzione si crea un’attesa quasi messianica rispetto a quanto è chiamato a fare il nuovo Ministro. Anche nei confronti del neo Ministro Patrizio Bianchi ci si aspetta che risolva, quasi magicamente, problemi antichi, ulteriormente appesantiti dalla pandemia. Lo stesso Ministro, che nel 2020 ha coordinato il Comitato degli esperti del Ministero per la ripartenza della scuola, ha elencato, in un agile volumetto edito lo scorso anno [1], i mali che affliggono la scuola italiana. Tenendo comunque conto dell’orizzonte temporale entro cui potrà agire l’attuale compagine governativa (due anni), è…