di Rodolfo Marchisio
Concordo con Tosolini che parlare tutti i momenti di ciò che dice (e poi però intanto fa, magari) Valditara sia da un lato noioso.
Dall’altro anche cadere nella trappola della “strategia della distrazione” di cui il ministro del MIM e della provocazione è maestro, al fine di depotenziare l’impatto delle sue pesanti e significative contro-riforme di impronta chiaramente ideologica, dopo che ci siamo sfiancati a discutere inseguendo tutte le sue provocazioni sarebbe sbagliato.
Però credo che la strategia del Min. Istruzione Merito Propaganda sia ormai evidente e consolidata, come evidente è dove vuole andare a parare (dalle LG 2024 di Ed Civica – meglio alla cittadinanza – non più consapevole) alle modifiche di indicazioni/programmi di cui parla ai giornali.
È evidente che sta:
- Semplificando il complesso
- dando punti di riferimento (occidente/occidenti?) che non hanno fondamento e rispondenza nella realtà. Quale Italia (“tanto di più i nostri bambini non capiscono”)? Quella percorsa da centinaia di popoli stranieri della cui influenza e del cui contributo noi siamo il prodotto (anche genetico, oltre che culturale?). L’Italia e l’Occidente del ministro non esistono sono un prodotto della mescolanza e comunque oggi non contano proprio più di tanto, vaso di coccio nel mondo. E per alcuni secoli hanno contato poco da soli.
- In una operazione che mentre critica le “ideologie” è in realtà tutta ideologico-politica.