Non tutti gli storici possono incontrare gli studenti: forse sta tornando il Minculpop

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di Mario Maviglia

Prendete una Regione, la Calabria, e considerate le condizioni in cui si trova sotto il profilo del sistema scolastico:

  • il 12,7% degli studenti italiani non arriva al diploma di scuola superiore, perché abbandona precocemente gli studi, ma in Calabria questa percentuale è del 16,6%, ben lontana dall’obiettivo del 9% entro il 2030 stabilito dalla UE.
  • Il 9,7% degli studenti italiani con un diploma di scuola superiore nel 2022 presentava una condizione di dispersione “implicita”, cioè non aveva acquisito le competenze minime necessarie (secondo i parametri INVALSI) per entrare nel mondo del lavoro o dell’Università. In Calabria più del 60% degli studenti non raggiunge il livello base delle competenze in italiano, mentre quelle in matematica non sono raggiunte dal 70% degli studenti calabresi.
  • Il numero dei NEET nel nostro Paese, ossia i 15-29enni che sono fuori da ogni percorso di lavoro, istruzione o formazione, raggiunge il 23,1%, ma in Calabria i 15-29enni NEET superano i coetanei che lavorano (3 giovani NEET ogni 2 giovani occupati).

  • Il 95% degli edifici scolastici calabresi è privo della certificazione di agibilità statica(contro il 58% della media nazionale).
  • Le mense scolastiche sono presenti in Italia nel 75,3% degli edifici scolastici, ma solo nel 56% al Sud.

Davanti a questi dati, probabilmente vi aspettereste che la classe politica che oggi gestisce il Ministero del Merito si desse un piano di lavoro pluriennale per tentare di risolvere queste criticità dedicandovi stanziamenti adeguati, elaborazioni culturali, idee progettuali. E invece sentite di cosa si preoccupa la Sottosegretaria al Merito, Paola Frassinetti: di contestare la partecipazione dello storico Eric Gobetti ad un incontro con gli studenti di un istituto superiore calabrese dedicato alle foibe. Da quanto riportato dalla stampa, l’attenta e meritevole Sottosegretaria ha dichiarato quanto segue: “Trovo gravissimo che martedì 21 febbraio, in Calabria, a Soverato, sia stato organizzato un incontro con Eric Gobetti, noto scrittore negazionista e autore del libro ‘E allora le Foibe?’, proprio sul tema delle foibe, con gli studenti del quinto anno dell’istituto Calabretta di Soverato. Questo convegno, evidentemente, non tiene conto delle parole di condanna contro il negazionismo e giustificazionismo pronunciate venerdì scorso, 10 febbraio, dal Presidente Mattarella, né delle indicazioni del ministero dell’Istruzione e del Merito e tantomeno della volontà della Camera dei Deputati che, da pochi giorni, in Commissione Cultura, ha approvato una mozione affinché a parlare di questi fatti nelle scuole debbano andare solo gli appartenenti alle associazioni di Esuli”.

Un paio di appunti vogliamo fare alla Sottosegretaria del Merito:

  • Da un punto di vista meramente storico non risulta che Eric Gobetti sia mai stato negazionista rispetto alle foibe. Semmai sta cercando di portare avanti un filone di ricerca che tende a collocare le foibe nel più generale contesto politico-geografico-nazionale dell’epoca, e questo proprio in ossequio a quel “bisogno di nuove indagini e la ricerca di nuove fonti non tanto per riscrivere la storia ma equilibrarla tra esigenze di verità e uso strumentale” richiamato dalle Linee Guida per la didattica della Frontiera Adriatica” del MI.
  • Nelle citate Linee Guida non trova riscontro quanto dice la Sottosegretaria del Merito ossia che “di questi fatti nelle scuole debbano andare solo gli appartenenti alle associazioni di Esuli.” Esiste un copyright per parlare di foibe? Quindi gli storici di professione non ne possono parlare? Non risulta. Anche perché questa decisione avrebbe un vago sentore di Minculpop istituito dal Regime fascista per controllare la stampa e la libertà di pensiero e ricerca (ispirandosi ad analogo organismo creato da Göbbels nella Germania nazista).

Ci aspettiamo che la vigile Sottosegretaria sui vari punti elencati sopra (ma la lista è molto più lunga) si dia da fare con quella solerzia che ha dimostrato in questo frangente e che offra, insieme a tutto il management politico-amministrativo del Ministero del Merito, una sagace prospettiva di soluzione delle questioni aperte.

La scuola calabrese ha tanti problemi; Eric Gobetti non è uno di questi.