Indicazioni Nazionali 2025: la posizione dell’Andis

La riflessione dell’ANDIS assume come criterio prioritario per la lettura delle Nuove Indicazioni 2025 la prospettiva del/della DS da intendersi in una duplice accezione: sia quella educativa di leader per l’apprendimento, sia quella unitaria di chi è chiamato a governare e presidiare la complessità dell’organizzazione e dei suoi processi (organizzativi, educativi, gestionali, …).
Il Consiglio nazionale ha pertanto individuato i seguenti criteri di analisi:

  1. La scuola come organizzazione;
  2. la figura del/della docente;
  3. i processi (per la costruzione del curricolo, del PTOF, del patto di corresponsabilità, …);
  4. le relazioni con le famiglie e con il territorio;
  5. la visione dei saperi;
  6. l’idea di valutazione;
  7. il lessico utilizzato nel documento.

La scuola come organizzazione

Dalla lettura del documento emerge una visione della scuola estremamente piatta, che non fa cenno alla complessità dell’organizzazione scolastica. Si ignora che la scuola è un sistema aperto, dinamico e, appunto, complesso, in cui si muove una pluralità di figure con competenze e responsabilità diverse. Si potrebbe obiettare che non spetta alle Indicazioni richiamare la complessità del micro-sistema. Sarebbe tuttavia indispensabile assumerla come riferimento o orizzonte di senso: conferirebbe al documento una più solida incisività e una più precisa aderenza alla realtà. Si legge: “La scuola comunità educante è un’organizzazione che apprende, che è aperta al territorio ed è capace di tessere reti allargate di rapporti umani e professionali. Il personale sa condividere le risorse, scambia pratiche di lavoro e si aggiorna con costanza; fa ricerca ed è stimolato ad assumere funzioni di leadership o di middle management per il miglioramento dell’efficienza ed efficacia dell’istituto. Vi si sperimenta l’innovazione facendo leva sul coinvolgimento attivo e partecipato dei membri più anziani che diventano con serena naturalezza tutor e facilitatori dell’apprendimento professionale degli insegnanti neo-assunti.”

Il testo completo è qui

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