di Rodolfo Marchisio
Concordo pienamente con le riflessioni puntuali di Stefano Penge.
Il concetto di “persona” viene usato nel contesto di queste indicazioni (o curricoli come teme qualcuno?) non nel significato dei documenti da te ottimamente citati e analizzati, ma per dare alla intera operazione il supporto ideologico del personalismo cristiano; uno dei miei prof. era Pareyson e conosco bene Mounier (di cui avevo frequentato la fondazione a Parigi) e Maritain. Niente di male, pensatori di tutto rispetto; tranne il fatto che vengono qui strumentalizzati per sorreggere (in presunta polemica con una inesistente “ideologia marxista-leninista” – Valditara) una visione politico ideologica che non dovrebbe entrare in una riflessione e proposta educativa e didattica che deve essere pedagogica e laica.
Ma questo governo non è laico, non perché sia cristiano, come urla la giovine italiana, ma perché si sta inventando una piattaforma ideologica raffazzonata per giustificare quello che fa ed identificarsi attraverso la creazione e demonizzazione di un “nemico”.
Ed abusa del concetto di persona, pur di non usare il termine “cittadino” alla base della nostra Costituzione e della dichiarazione dei diritti che citi, perché la parola “cittadino” ha una connotazione politica democratica che concilia diritti e doveri, attraverso il dovere della solidarietà sociale.
Nella ideologia individualista, nazionalista, al massimo eurocentrica, di questo governo e dei suoi prodotti la solidarietà sociale non deve comparire, ma va privilegiato l’egocentrismo ed il privato sul pubblico e sul sociale. Cfr. riflessioni sulle linee guida Ed civica.
In linea col trumpismo imperante ovviamente.