Alla scoperta dell’intimità

di Giuliana Sarteur Negli ultimi anni è aumentata l’attenzione per l’importanza dell’educazione sessuale; se ne sostiene fermamente l’inizio in età precoce a seconda dello stadio di sviluppo dei bambini e degli adolescenti. Un inizio precoce ha il vantaggio che i bambini e gli adulti possono trovare gli argomenti meno imbarazzanti. Il concetto fondamentale pare essere quello di salute sessuale che non comprende solo contraccezione e prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale, ma conoscenza del corpo e dei messaggi che esso invia. Nel percorso educativo di formazione ed informazione spesso dimentichiamo i nuovi connotati tecnologici della società: quella in cui oggi viviamo è la società dello show continuo: siamo famosi se siamo visibili, continuamente connessi. Allora diventa importante e necessario riparlare di intimità, di cura delle emozioni, del tempo da dedicare alle attività e alle relazioni. Se tutto diventa fluido, accessibile, possibile; se non esistono limiti e divieti non si attivano i percorsi trasgressivi ed esplorativi dei giovani verso l’attivazione della propria indipendenza e delle proprie fantasie. In adolescenza è indispensabile sognare e desiderare una propria sessualità, un percorso che va maturato nella mente prima che diventi azione, pensarla prima che diventi una sperimentazione concreta. Così, come ho già avuto modo di scrivere, è importante essere complementari ai genitori che non sempre hanno tutte le conoscenze indispensabili che i ragazzi devono acquisire: più informazioni rendono i ragazzi consapevoli e meno vulnerabili. Questa nuova realtà tecnologica con cui i ragazzi vengono a contatto, spesso troppo presto, ha modificato la relazione con il gruppo dei pari con cui è sempre bene confrontarsi nel percorso di crescita. Un minore che naviga su internet può avere le abilità tecniche per gestire la tecnologia, ma non la maturità e le competenze emotive per scegliere in autonomie le scelte da fare Quando sono davanti al computer basta un clic per interrompere la connessione e far sparire la relazione, tutto più facile, ma molto superficiale; tutto più accessibile senza controllo come la pornografia. Perchè oggi i giovani vi si avvicinano così precocemente? Non è solo la facilità di accesso; tutto ciò che doveva essere nascosto è attaccato frontalmente, visibile, è il superamento dei limiti del pudore. Così il corpo femminile accessibile a tutti, sottomesso e disponibile: la pornografia è un danno per l’immaginario erotico. La donna nella pornografia ha sempre un ruolo passivo e sottomesso, un oggetto di piacere e non un soggetto con cui entrare in relazione. Nel dialogo con i ragazzi dobbiamo sostituire la parola sessualità con sensualità perché è li che avviene l’incontro, la scoperta, la soddisfazione reciproca e la ricerca del piacere per l’altro. La parola d’ordine per i ragazzi e i giovani che si avvicinano ad una relazione anche sessuale è intimità: vuol dire prendere tempo, non avere fretta, coltivare la tenerezza, non rinunciare ai sogni perché un mondo troppo razionale non da nè felicità né intimità. Seduzione e complicità creano la relazione. Alcuni appunti per i genitori: siate consapevoli delle esigenze dei vostri ragazzi, siate presenti da subito e responsivi alle loro domande, fate educazione affettiva e sessuale fin da piccoli e date l’esempio con la vostra costante presenza. Ad un giovane, ad una giovane ai primi rapporti non chiediamo se ha usato il preservativo (certo che lo utilizzano) bensì se è felice, così sapremo condividere e superare il normale e legittimo imbarazzo.]]>

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