Case ricche, cuori vuoti

di Diego Palma
presidente dell’associazione La Voce della Scuola

Siamo stati rapiti e trasformati dal progresso, circondati, coccolati e viziati dalle comodità.
Abbiamo sostituito il nostro intuito, con il continuo chiedere agli altri come fare e cosa dire, abbiamo perso le nostre personalità vivendo tutti giorni in vetrina appesi al giudizio altrui.
Sovvertito i ruoli, soppresso le sane abitudini, il senso critico è offuscato da quello che ci propinano.
Siamo diventati incapaci di amare, di riconoscere l’amore.
Cerchiamo di proteggere ed aiutare chi ne ha bisogno per essere poi essere trattati con indifferenza. Non c’è più una coscienza politica, un ideale, un qualcosa a cui credere, per cui combattere.
La scuola che costruisce la sua apologia, mentre nel frattempo lo stato distrugge la sua sovranità, il ruolo di docente e di discente, vengono messi in discussione nelle poche righe di un contratto che gioca al ribasso, come mercanzia i diritti vengono ridotti ad imposizione, intanto ci saranno le elezioni e le promesse vengono lanciate come ancora di salvezza di una categoria che ha macchiato in maniera indelebile la parola di “onorevole” – “politico”.
Ci distraggono, costantemente con tutti i mezzi e strumenti che ci hanno fatto passare per indispensabili, smartphone, pc, tv ci allontanano. Il mondo ama condividere, mettere like ma non cerca più il confronto il dialogo …
Ribadisco siamo, perché nessuno è escluso compreso me !!!
Spero un giorno non dover vivere nel mondo di Matrix, imprigionato nel mio cyber profilo, condividendo byte di informazioni, per avere un like per considerarmi vivo.
Io continuerò, finché posso a pensare che il mondo sia sano ed io il matto, quel matto che ogni giorno il sistema vuole curare …

Oggi ringrazio Jonathan, perché mi ha fatto comprendere che non devo guarire dal mio essere io, e ringrazio Dio per tutti gli errori, per il cammino tortuoso, e perché mi ha dato il dono di vedere oltre l’apparenza, che non solo inganna ma uccide !!!