Ciao Giancarlo, amico e fratello di una vita per i bambini

Giancarlo Cerini a Ivrea il 3 marzo 2017 nel corso di un convegno sul sistema 0-6 organizzato dalla nostra Associazione

di Raffaele Iosa 

Caro Giancarlo
E così ieri, dopo un periodo di lotta coraggiosa al male ci hai lasciato per sempre attoniti e sconcertati. Se esiste l’al di la ti vedo passeggiare con il tuo caracollare a larghi passi a parlare con la tua ritrovata Beatrice.
A raccontarle dei tuo nipoti suoi figli dei quali io e te parlavamo spesso.
Nelle ultime nostre telefonate dall’ospedale sentivo e ammiravo la tua inesauribile voglia di vivere, scrivere, non fermarsi mai a pensare e dire della scuola. Quando finiva la telefonata piangevo. L’ultima foto che mi hai mandato, magro come un chiodo e la barba da frate cappuccino la terrò per sempre.
Eppure fino all’ultimo hai scritto, scritto e parlato. Indimenticabile la tua gioia di un webinar con Bianchi sullo 0-6 cui hai dedicato amore e passione nei tuoi ultimi giorni, ma anche arrabbiato perché pareva interessare pochi. Ho avuto la fortuna di averti collega e fraterno amico per 30 anni.
Quanti ricordi, quante scintille fraterne tra noi sul fare della scuola, quanti improbabili panini abbuffati al volo in tante stazioni o grill d’Italia. Di te ammiravo invidioso la cura dei pensieri di tutti, con quegli appunti che prendevi con scrittura minuta, con frecce e numeri, per dare un senso al discorrere caotico di un pensare pedagogico sempre più incerto di quest’ultimi anni. Il tuo continuo scrivere, girare, parlare aveva il senso della frenesia generosa di un maestro innamorato della pedagogia, o meglio dei bambini. Il tuo senso civile di un lavoro nobile e arduo era totale. Ma non dimenticherò mai quanto ci spataccavamo dal ridere a raccontarci quando eravamo ragazzini figli del popolo, tu e Floriano a fare il garzone di un barbiere, io di un fruttivendolo.
La vita ci ha incrociato e la ringrazio di avermi donato la nostra fratellanza.
Grazie di essere stato così.
Semplicemente.
Con un affetto oltre la vita è la morte.
Per sempre nel mio cuore.

In questo video l’intervista che gli facemmo il 3 marzo 2017
(il video girato all’epoca era pessimo, e così in fase di montaggio venne sostituito con una “galleria” di sue immagini)