Lucia Borgonzoni al Ministero della Cultura è un’ottima scelta: vi spiego perché

di Mario Maviglia

Gentile Presidente del Consiglio,

molti connazionali hanno avuto da ridire sulla nomina della senatrice Lucia Borgonzoni della Lega a Sottosegretaria alla Cultura.
Sì, certo, la signora in questione, nella puntata del 28/06/2018 della trasmissione radiofonica Un giorno da pecora, aveva candidamente affermato che non leggeva un libro da tre anni (per la cronaca, ultimo libro letto Il Castello di Kafka)[1], ma nessuno dei connazionali ha colto la sottile e quasi machiavellica mossa che ha portato alla decisione della nomina della senatrice a quel prestigioso incarico e che lei, Gentile Presidente, ha avallato.
Cerchiamo di spiegare ai lettori cosa c’è dietro. Sicuramente non le sarà sfuggito, Gentile Presidente, che in Italia si legge poco, come peraltro è facile verificare raccogliendo dati in rete[2].
Ma chi può contrastare questa tendenza così deleteria per il progresso civile e culturale del Paese se non una persona che legge poco a sua volta! Qui sta la trovata geniale della nomina della senatrice Borgonzoni a Sottosegretaria.
Infatti solo la senatrice può comprendere empaticamente dall’interno i meccanismi di difesa che vengono messi in atto nei confronti della lettura; può decodificare gli stati psico-cognitivi che spingono tanti italiani a non leggere; può fornire un repertorio fattuale ed empirico delle ragioni del disamore verso la lettura.


Insomma, sembra la persona giusta al posto giusto. E invece tutti i commentatori hanno espresso stupore, se non addirittura stizza, verso una nomina che appariva ingiustificata, incomprensibile, date le premesse di cui sopra; ma tutti si sono fermati alle apparenze non cogliendo la sottile e perspicace strategia che l’ha ispirata.
In fondo è una sorta di prescrizione paradossale come quella descritta da Milton Erickson in campo terapeutico[3]: vogliamo che la gente legga più libri, allora diamo come modello chi di libri non ne legge proprio. La gente sarà invogliata a leggere per una forma di contrapposizione.

Adesso ci aspettiamo, Gentile Presidente, che a condurre il piano vaccinale nazionale sia un convinto sostenitore del no-vax: saprà sicuramente convincere tutti a fare la vaccinazione aiutandoli a superare ogni resistenza. Da parte nostra avanziamo solo una piccola, ma significativa proposta: all’Agenzia delle Entrate vedremmo bene un evasore fiscale di chiara fama.

Buon lavoro, Gentile Presidente!

[1] https://www.bolognatoday.it/politica/lucia-borgonzoni-rai-radio-lega-un-giorno-da-pecora.html

[2] https://www.giornaledellalibreria.it/news-lettura-la-lettura-in-europa-e-nord-america-chi-legge-di-piu-e-dove-3909.html; https://facta.news/notizia-vera/2020/12/02/si-litalia-e-uno-dei-paesi-europei-in-cui-si-legge-meno/; https://www.sololibri.net/crescono-lettori-italia-ultimi-europa.html

[3] Haley J. (1974), Le strategie della psicoterapia, Sansoni, Firenze