Torniamo a scuola senza pasticci, con la didattica in presenza

di Cosimo Quero

Torniamo a scuola senza pasticci, di natura amministrativa e organizzativa.
Torniamo a scuola , per la didattica in presenza, nelle sedi scolastiche.
Riconosciamo che la DAD ha risolto in qualche modo l’emergenza scolastica determinata dalla pandemia.
Ora, la scienza medica è in grado di risolvere eventuali problemi di contagio, nelle singole sedi scolastiche, ove si verificassero.
Ormai la didattica a distanza ha esaurito la sua funzione; non è più adeguata; ha determinato notevoli “diseguaglianze educative”.
L’assunto di quanto propongo: il secondo turno delle lezioni non ha mai “danneggiato” nessuno.
Ho diretto in passato una scuola primaria che aveva trenta classi di secondo turno, di pomeriggio.
Gli alunni del secondo turno, agli esami finali, non dimostrarono insufficienze formative rispetto ai compagni delle classi di primo turno.
Dal 7 gennaio 2021 gli studenti devono tornare a scuola per la didattica in presenza.


Per le scuole secondarie superiori Prime e Quinte classi possono rimanere al primo turno delle lezioni.
Ove fosse necessario, Seconde, Terze, Quarte, potrebbero avvicendarsi fra i due turni delle lezioni, ogni due mesi, in caso di insufficienza delle aule.
Ci avviamo verso la buona stagione, gli studenti in età più avanzata possono tranquillamente rientrare nelle proprie sedi nelle ore di prima serata.
Per la didattica in presenza i nostri Docenti sono in grado di utilizzare le nuove tecnologie per il rinnovamento di programmi e didattica, anche per eventuali recuperi.
Il nostro Paese non può più permettersi pause e insufficienze formative determinate dalla DAD.
Il Paese ha perso troppo tempo a realizzare che le Scuole vanno dotate, con maggiore consapevolezza, di fondi, strutture, attrezzature, edilizia scolastica, migliori condizioni per i docenti.
Il Paese ha perso troppo tempo nel non considerare che la scuola rappresenta il futuro più giusto e sviluppato per tutti, quale presidio di civiltà e democrazia.