La crisi irreversibile dell’inclusione scolastica italiana
Ecco il testo “intervista a Raffaele Iosa a commento sui dati della ricerca ISTAT 2020 su scuola e inclusione disabilità. Perché in 20 anni le certificazioni sono raddoppiate?
Perché questa grave medicalizzazione di troppi bambini? Perché c’è una gestione caotica e squalificata dei posti di sostegno e degli assistenti autonomia? Perché una medicalizzazione violenta mette in crisi l’inclusione? I segni di una crisi irreversibile?
“Un’analisi critica dura e dolorosa che – commenta ancora Raffaele Iosa – stanno mettendo in luce una brutta verità: l’inclusione italiana è in una crisi ormai irreversibile, culturale e organizzativa. Domina la ‘tecnica terapeutica’ isolante, un conservatorismo compassionevole pieno di vizi assistenziali. È un fallimento dei sogni e della fatica di molti di noi, ormai vecchi, che per l’inclusione hanno dato la vita. Né la politica né il sindacato né la “cultura accademica” pensano. Il dolore infantile e dei bambini, che esiste, è solo un pretesto per altre cose. Posti, carriere, mercato iatrogeno. La mia tristezza non ha più limiti”.