Se 20mila aule vi sembran troppe

di Raimondo Giunta

Settembre è alle porte e le scuole riapriranno, sapendo tutti che il rischio di contagi non è azzerato.
La riapertura è un’esigenza sociale ed umana di prima grandezza e questo comporta da parte di tutti i soggetti interessati, alunni, genitori, personale della scuola, sindacati, enti locali, ministero un surplus di responsabilità, di pazienza, di collaborazione.
Miracoli all’orizzonte non ce ne sono.
Ci sono soluzioni che di volta in volta, di luogo in luogo, di scuola in scuola si possono trovare e adottare, perchè non sarà la stessa musica dappertutto. Gli accordi siglati, i provvedimenti presi per garantire la ripresa delle attività didattiche vanno accolti favorevolmente, ma non va nascosto che alcuni problemi non hanno trovato ancora una soluzione e questo potrebbe rivelarsi un serio inciampo.
Mi riferisco al reperimento delle aule, per garantire la misura del distanziamento e al piano trasporti per evitare assembramenti all’inizio e al termine delle lezioni.
Per quanto riguarda le aule l’ANP ritiene che ce ne vogliano ben 20.000 per stare nei termini del protocollo di sicurezza; altri affermano che sia una cifra eccessiva.
Se si pensa a quante classi sovraffollate esistevano nell’anno scolastico passato, forse di aule ce ne vorranno di più di 20.000, se si considera lo stato reale della totalità delle aule degli istituti scolastici italiani.

E allora, le scuole hanno fatto presenti le proprie necessità agli enti locali? Gli enti locali si sono premurati di predisporli in tempo utile e con le caratteristiche richieste dalle nuove norme di sicurezza?
Francamente non sarà per nulla facile e con molte probabilità si dovrà ricorrere ai doppi turni, senza dimenticare che se si dovessero sdoppiare le classi numerose a tante migliaia di alunni non si potrebbe garantire la continuità didattica.
Forse si dovrà ricorrere alla poco amata didattica a distanza e con soluzioni alquanto fantasiose…
Gli ingressi differenziati esigono un piano articolato del trasporto locale al quale le regioni non hanno intenzione di provvedere.
Basta osservare quello che è successo nei giorni passati; ma se non si garantisce il distanziamento nei trasporti locali come si può pensare di mettere la scuola al riparo dai rischi della pandemia? Ecco per quali motivi dicevo che senza la responsabilità di tutti e la collaborazione difficilmente si avrà un anno scolastico sereno.
E quello dei banchi monoposto come quello dell’organico aggiuntivo di docenti e di personale ATA si vedrà che non sono problemi difficili da affrontare.

P.S.
Se è difficile trovare 20.000 aule per la didattica in presenza e in sicurezza, sarà molto più difficile trovare i locali esterni alla scuola per collocarvi i seggi elettorali.
E’ mai possibile che il buonsenso debba sparire ogni volta che ci va di mezzo la scuola?
Non era più saggio iniziare il nuovo anno scolastico dopo le elezioni?