E a settembre funzionerà la scuola?
Settembre sarebbe stato difficile per la scuola anche senza le incertezze dei dati epidemiologici e delle misure necessarie per garantire la sicurezza al personale della scuola e agli alunni.
Per tanti motivi che solo in malafede si possono scoprire oggi e addebitare all’attuale amministrazione:
1) Tagli ricorrenti del personale docente e del personale ata;
2) Riduzione costante delle risorse assegnate all’istruzione;
3) Edifici inadeguati e spesso non in regola con le norme di sicurezza;
4) Povertà degli spazi e degli arredi;
5) Reclutamento casuale dei docenti;
6 ) Precarizzazione dei rapporti di lavoro;
7) Stipendi da sottoproletari della cultura;
8) Innovazioni curriculari continue e senza fondamento.
Una scuola che di fatto era allo sbando da anni e le cui difficoltà sono cresciute per la pandemia non puo’ d’incanto a settembre mettersi a funzionare a gonfie vele, per di più nel mezzo del più tradizionale gioco italico di non prendersi le proprie responsabilità e di aspettare le altrui decisioni.
A Settembre si potrà iniziare a fare scuola e con non poche difficoltà, se tutti quelli che hanno una qualche responsabilità nel merito faranno tutto quello che è necessario.
Potrà accadere se gli enti locali procureranno in tempo locali idonei e arredati,richiesti dalle scuole sulla base degli iscritti e delle norme anti-covid; se Ministero e CSA saranno in grado di consegnare alle scuole gli insegnanti di cui hanno bisogno,dopo un’attenta riconsiderazione dell’organico di fatto; se si incomincia fin da ora a predisporre le attività didattiche che dovranno essere svolte per consentire il recupero agli alunni promossi con carenze di preparazione ;se saranno formate le classi con i criteri richiesti dalle norme di contrasto alla pandemia; se i docenti sapranno subito a quali classi saranno assegnati; se famiglie,alunni,personale docente e personale Ata sapranno in tempo a quali classi toccherà la sorte di lavorare nelle sedi decentrate.
E potrebbe non finire qui il catalogo degli impegni,essendo a tutti evidente anche che ognuna delle scelte per fare funzionare la scuola a Settembre potrà essere intralciata e ritardata dalla consueta sequenza di lagnanze,opposizioni e conflitti.
Diciamolo allora.
Senza spirito di sacrificio,senza generosità,senza impegno severo e costante,senza assunzione piena delle proprie responsabilità di tutti gli attori che giocano un ruolo nella scuola e per la scuola a Settembre non sarà per nulla facile iniziare regolarmente le attività didattiche.