Gli spazi cittadini per la scuola

di Stefano Stefanel

I dirigenti scolastici dei diciannove istituti scolastici del primo e del secondo ciclo del Comune di Udine (tra cui io), tutti inseriti nell’Ambito 8 del Friuli Venezia Giulia, hanno inviato la lettera che riporto nel riquadro.

La lettera ha avuto una vasta eco a livello locale (ne hanno parlato tutti gli organi di stampa, i social, le televisioni e le radio locali, TG3 regionale incluso). Stanno arrivando le prime risposte e le prime disponibilità e pertanto l’Ambito ha deciso di delegare a quattro dei diciannove dirigenti il compito di trattare con le istituzioni e i privati a nome di tutti. Reginaldo Palermo mi ha scritto: “Mi faresti una nota di taglio pedagogico?” E quindi aderisco volentieri alla sollecitazione di un caro amico e di un uomo di scuola. Il nostro pensiero pedagogico è molto semplice: non sappiamo come rientreremo a settembre, ma faremo di tutto per rientrare tutti insieme. Per fare questo è necessario fin da ora avere a disposizione grandi spazi in modo da poterci dividere, se necessario. Ma ci vuole tempo e quindi vogliamo delle risposte per attrezzarci.

Dal punto di vista giornalistico diciamo che coniughiamo un certo spirito di intraprendenza propria del Friuli (che possiamo riportare alla ricostruzione del terremoto del 1976, dove con la parola d’ordine “fasin bessoi” – facciamo da soli, ci siamo dati da fare fin da subito per ragionare su come ricostruire il Friuli senza aspettare che ce lo ricostruisse qualcun altro), con un’idea di società aperta dove chiunque ci da una mano è nostro amico (come dicono i Beatles: “With a Little Help from my Friends”). Per cui cerchiamo un dialogo con le istituzioni per tentare la strada della scuola diffusa per trasformare la città in una grande aula. Considerando che comunque le istituzioni sono soggetti vicini e con cui dialogare sempre.

Non so se ce la faremo, ma il fallimento non ci spaventa, perché non siamo disponibili ad aspettare immobili che arrivino decisioni risolutive, che poi magari invece non arrivano. Se la città si apre alle scuole in ogni caso le scuole continueranno ad aprirsi alla città. A causa della pandemia dobbiamo creare nuove alleanze, che ci portino ad una pedagogia di territorio, dove anche fisicamente i nostri studenti capiscano che la scuola è considerata centrale da Udine. Se avremo gli spazi adatteremo la didattica e i tempi a quegli spazi: non pensiamo di riuscire in questo modo a dare una risposta a tutte le esigenze, ma vogliamo provarci.

Come informazione dico che anche le scuole della collina friulana sotto l’egida della rete di scuole Collinrete, con capofila il dirigente Maurizio Driol, ha intrapreso una strada simile a questa.

Preg.mo Presidente della Giunta Regionale del FVG
Preg.mo Sindaco Comune di Udine
S.E. Arcivescovo di Udine
Preg.mo Commissario UTI
Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Udine
Preg.mo Presidente della Camera di Commercio di Udine
Sigg. rappresentanti territoriali delle OO.SS. del comparto Scuola
Organi di informazione  

Mentre le lezioni volgono al termine noi Dirigenti scolastici delle scuole site nel Comune di Udine siamo alle prese con l’organizzazione delle attività del prossimo anno scolastico. In un contesto di grande incertezza, legato all’evoluzione della diffusione del virus, e consapevoli che non esistono soluzioni standard applicabili a tutti i contesti scolastici, insieme con gli organi collegiali siamo chiamati in ottica futura a riorganizzare i tempi di apprendimento, definire adeguati metodi di insegnamento, di apprendimento e di valutazione, coniugare la promozione della vita relazionale con il rispetto del distanziamento fisico”, tutelare le situazioni di particolare fragilità, definire protocolli di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid 19. Per offrire adeguati standard di sicurezza, di efficienza e di efficacia e per mantenere fede a quanto previsto nei piani dell’offerta formativa dobbiamo poter contare su organici adeguati e su spazi aggiuntivi da destinare ad un uso scolastico.
Siamo consapevoli che la scuola dovrà aprirsi al territorio e andare oltre il perimetro dei tradizionali edifici, che risultano già angusti in una situazione di normalità e che in una situazione di emergenza risulterebbero totalmente inadeguati. Chiediamo perciò agli Enti locali e ai Soggetti Istituzionali detentori di spazi, di concentrarsi non solo sulla riorganizzazione degli spazi esistenti, ma anche e soprattutto di svolgere fin da subito un censimento di locali adattabili a un utilizzo scolastico, e perciò dotati di servizi, accessori e privi di barriere architettoniche.
Occorre pertanto avviare al più presto un confronto territoriale tra i Dirigenti scolastici, gli enti locali, le associazioni civili, sportive e religiose per individuare spazi sicuri e idonei allo svolgimento delle attività didattiche, definendo i tempi degli eventuali interventi edilizi e della imprescindibile sanificazione: circoli, oratori, capannoni, teatri, cinema, aule universitarie inutilizzate, spazi di associazioni, edifici di proprietà della Regione o gestiti dalla UTI, locali anche privati o di realtà che collaborano già con le scuole, ma anche, ad esempio, gli ampi spazi dislocati sotto la Tribuna Centrale dello Stadio Friuli potrebbero essere resi sicuri e idonei ad accogliere gli studenti alla ripresa delle attività nel prossimo settembre. Spetterà poi alle istituzioni scolastiche trovare il modo di utilizzo migliore per garantire insieme alla qualità del servizio di istruzione anche la tutela della sicurezza dei nostri studenti.
Da ultimo sollecitiamo le forze politiche a esercitare tutte le forme possibili di persuasione affinché l’Amministrazione centrale dell’Istruzione receda dalla grave decisione di operare pesanti tagli agli organici e metta a disposizione delle scuole un numero di docenti e di collaboratori scolastici adeguato ad affrontare la grande sfida che ci attende.    

I DIRIGENTI SCOLASTICI DELL’AMBITO N° 8 DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
Marina Bosari (Liceo scientifico Copernico), Maria Cacciola (Istituto comprensivo Udine IV), Andrea Carletti (ITI Malignani), Maria Rosa Castellano (Istituto Tecnico Economico Deganutti), Mauro Cecotti (Istituto comprensivo Udine I), Laura Decio (Istituto Tecnico Statale Marinoni), Andrea Degiglio (IPSIA Ceconi), Paolo De Nardo (Istituto comprensivo Udine III), Beatrice Facchini (Istituto comprensivo Udine VI), Luca Gervasutti (Liceo classico Stellini), Maria Elisabetta Giannuzzi (Istituto comprensivo Udine II), Anna Pertoldi (Istituto Tecnico Zanon), Rossella Rizzatto (Liceo Artistico Sello), Stefano Stefanel (Liceo scientifico Marinelli), Tullia Trimarchi (Istituto comprensivo Udine V), Maddalena Venzo (Istituto statale di istruzione superiore Stringher), Flavia Virgilio (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti), Gabriella Zanocco (Liceo Percoto – Scienze Umane, Musicale, Economico sociale e Linguistico) e Annamaria Zilli (Liceo educandato Uccellis).-

Udine, 30 maggio 2020