E noi, insegnanti, nonostante tutto…
“Homines, dum docent, discunt!“
Sì, è vero, è proprio vero: gli uomini, mentre insegnano, imparano! E come… imparano!
E noi insegnanti, prima di imparare a parlare dei ragazzi, dovremmo imparare a parlare di noi stessi e di loro stessi, …… per loro e con loro! E, soprattutto, dovremmo imparare …. ad ascoltare!
A quasi tutti noi insegnanti piace, ancora e tanto, insegnare la/e nostra/e disciplina/e!
Perché ……………….,
nonostante il Ministero, nonostante le Istituzioni e la Società siano sempre più lontanissimi e ci abbiano lasciati sempre più in … quieti, soli, logorati, frustrati, sfiduciati, delusi e demotivati e nonostante la nostra immagine sociale e professionale sia ridotta al minimo anche a causa di una busta paga assolutamente miserabile, a quasi tutti noi insegnanti piace, ancora e tanto, insegnare!
E, noi, nonostante, bene o male, siamo preparati solo per insegnare bene o male, finiamo, prima di insegnare, mentre insegniamo e dopo aver insegnato, per svolgere tanti altri “mestieri”!
Facciamo con alacrità un po’ di tutto, forti ed “innamorati” del nostro lavoro, in quest’epoca di “passioni tristi”, con rassegnazione ed orgoglio indomabile e lo facciamo continuamente, impetuosamente, amorevolmente, come meglio sappiamo e possiamo!
Con camaleontico spirito di adattamento, facciamo gli insegnanti, i supplenti degli insegnanti, i supplenti dei supplenti degli insegnanti, i “precari” a vita, gli educatori, i formatori, gli insegnanti di Sostegno anche senza titolo, preparazione e competenza, gli psicologi, i terapeuti, gli assistenti sociali, gli assistenti sanitari, gli intrattenitori, i parcheggiatori, gli “orientatori”, gli accompagnatori, le guide, gli imbonitori, i pagliacci, i giocolieri, i teatranti, i medici, i confessori, i missionari, i tuttofare, i tuttologi, gli insegnanti “olimpici”, “stellati” e “stellari”; facciamo sempre più spesso, soprattutto, anche… i padri e le madri, ed anche tutto insieme, e, prima di entrare in classe e… chiudere per bene la porta, molti di noi, laici o credenti, indossano la corazza e l’elmetto o pregano, che Dio o… chi per lui gliela mandi buona, facendosi il segno della croce, pronti anche …..ad andare incontro alla propria “croce”! Sapendo anche che …una pensione, molti di noi, che hanno fatto una vita da precari, non l’avranno mai!
Ah, dimenticavo……: poi ci sono gli individualisti, gli eremiti, gli asceti, gli esaltati, quelli che pensano di risolvere tutto, i martiri, gli eroi, i medagliati, gli allineati comunque, gli stakanovisti, i tassonomisti (forse i peggiori, in quanto inutili collezionisti di ancor più inutili, insulse, imbecilli “griglie”, per mezzo delle quali si illudono e pretendono di circoscrivere ed esaurire ogni alunno ed ogni realtà!), i fautori accaniti di tutte le più estenuanti riunioni, di tutti i più inconcludenti “P.O.F.” ed inoperanti “Carte Servizi” e “Patti di Corresponsabilità”, i legalisti, i nichilisti, gli anarchici, gli “inc…ati”, i luddisti sabotatori, i “perdete ogni speranza, o voi che insegnate”, quelli preda della “cupio dissolvi”, i “fiaccati”, i lassisti, i ponzio-pilati, i sempre pessimisti, i dissociati, gli stralunati, i trasognati, i depressi, “gli “scoppiati”, quelli in burn-out, gli psico-farmacizzati, quelli che si sono dimenticati di essere stati precari, quelli che monetizzano ogni proprio respiro, quelli sdegnati che “se ne fottono”, quelli che dicono sempre di sì, pur di non farsi rompere le ….., quelli che ormai volutamente hanno tirato “i remi in barca” (in una barca che va… alla deriva!), quelli solitari e spossati che comunque detestano i colleghi, quelli che (“aut disce aut discede!”) biasimano i ragazzi, perché… sono sempre più maleducati, strafottenti, incivili, ignoranti, “bulli”, teppisti e delinquenti e che non sopportano neanche i genitori, perché sono aggressivi, saccenti, irrispettosi, invadenti, violenti, irriconoscenti e sempre “dalla parte” dei figli, quelli che, comunque, fanno “come je pare”, quelli che “se ne fregano”, quelli che arrivano sempre in ritardo, quelli che lavorano tre giorni sì e due no, quelli che si rifugiano nella malattia, quelli che non ce la fanno più e che si ammalano veramente, quelli che (e sono tanti!) dicono ….: “Tanto, …. ormai” e che mettono sempre “6” e promuovono pur di non avere “grane”! Ed infine ci sono pure quelli che …. “leggono il giornale” e che dicono anche agli altri, ai tanti che ancora “ci credono”, che sono solo degli illusi, anacronistici, ridicoli, romantici idealisti mentecatti!
Intanto, da almeno un ventennio, coloro che “governano” la scuola, di qualsivoglia “colore” siano, per prima cosa, attribuiscono a quelli che li hanno preceduti lo sfascio esistente ed immediatamente, poi, senza neanche curarsi di cancellare ciò che di nefando e scellerato quest’ultimi hanno compiuto, con gran lena, si mettono al lavoro, per fare … altro, più consistente, devastante ed irreversibile danno! Promettono mirabilie e fanno disastri ulteriori!
Ed il fatto che, dal 1999 ad oggi, i dodici ministri (anche questo rappresenta un record!) che si sono succeduti alla guida del dicastero di viale Trastevere, pur avendo avuto tanto tempo a disposizione (compresa una, per fortuna, che era davvero assai “titolata”!) e maggioranze rilevanti, abbiano contribuito, più o meno tutti, a mortificare la Scuola, ad umiliare gli insegnanti ed a peggiorare vieppiù la situazione, attraverso provvedimenti improntati agli stessi tagli brutali, è ormai indiscutibile e chiaro a tutti e davvero non è certamente consolante!
Così prima … tutti sotto, con zelo, a smantellare quella che funziona meglio: ovvero la scuola primaria e di seguito … sotto a distruggere la scuola secondaria e, infine, siccome l’appetito a compiere nefandezze vien mangiando, se non bastasse, perché no: anche l’università!
Dicono tutti che le priorità sono: ridare “centralità” alla Scuola, all’alunno ed agli insegnanti, riqualificare la Scuola ed investire nella Scuola e, poi, al dunque, in modo prioritario la mettono ai margini, la dequalificano e la investono (sigh!) per davvero … ovvero passandole e ripassandole sopra, calpestandola per bene e mettendo sotto (addirittura spiaccicandoli!), … gli insegnanti!
E tagliano e massacrano, tagliano e massacrano a piè sospinto la Scuola proprio in nome dell’Europa, di quell’Europa che, al contrario, da sempre e nonostante la “crisi”, in modo lungimirante, assai spende per la sua Scuola e molto valorizza la sua Scuola e, soprattutto, il personale umano che l’abita!
E, inneggiando ad un neoliberismo tanto galoppante quanto imbecille, sono tutti ben attenti ad ingrassare corti e clientele ed ancor più già grassi feudi (anche familiari!) privati, attribuendo a molti di essi l’investitura di “diplomifici” a pagamento e, soprattutto, sempre più cospicui benefici, esenzioni, agevolazioni ed investimenti!
E se il “tempio pieno” ed il “sostegno” vengono maciullati e la dispersione scolastica aumenta a dismisura, chi vuoi che se ne preoccupi: si abbassi l’età dell’obbligo scolastico ed i dispersi disagiati, poveri e disabili vadano a lavorare fuori ed a farsi sfruttare meglio sin da subito nella Scuola-Lavoro ed i dispersi ricchi vadano ad iscriversi alle scuole private e parificate dove gli si venderanno anche … cinque anni in uno! L’importante è che rimangano tutti degli ignoranti che certamente, a sempre, si governano molto meglio!
I nostri cosiddetti Ministri e Dirigenti della D-Istruzione pubblica, Politici Esimi e Notabili Esperti, loro sì veri e propri crapuloni fannulloni lautamente e spropositatamente retribuiti, in realtà sempre più “bambocci” nelle mani di altri, sempre più impreparati, svergognati, lestofanti, ignoranti, estranei, sempre più inetti, sciocchi, arroganti e presuntuosi, sempre più inutili e vanagloriosi, sempre più retorici, boriosi, inconcludenti, perfidi, classisti e razzisti, sempre più solerti e tronfi nel recepire pedissequamente le “mode” educative “suggerite” dal diverso colore dei “padroni del vapore di turno”, assai si preoccupano, nientedimeno (sigh!), di “valutare” i docenti, di promulgare l’Indice dei libri di testo proibiti, di ordinare a Presidi-Spia, anch’essi in realtà sempre più maltrattati, liste di proscrizione di alunni migranti (già piccoli “clandestini”!) e tanto lavorano (ahimè)! per comminare multe, rappresaglie sanzionatorie e provvedimenti disciplinari a docenti e capi d’istituto che ancora si permettono di esercitare il diritto di critica e di libera parola, per distruggere la democrazia partecipata del Collegi, per estirpare la contrattazione decentrata (in spregio alla tanto declamata autonomia scolastica!) e per elaborare e propinare solo insensata ed assolutamente inutile burocrazia, “forma” e mai “sostanza”, scrivendo quintali di vacue carte che pochissimi (per fortuna!) leggeranno, procedendo anche ad imporre “programmi”, “obiettivi”, sigle (Q1-Q2-OP-OSP-SPP-UD-UA-Portfolio), test, voti e non voti, forme, Riforme e Controriforme, Riforme delle Controriforme e Controriforme delle Riforme che non hanno mai neanche le coperture economiche e di cui ormai neanche loro capiscono il senso ed il controsenso, per di più sempre calate dall’alto, sempre più demagogiche e mistificanti, finalizzate solo ad apportare e nascondere ingenti tagli di risorse umane ed economiche, quasi presumessero di avere il dono illuminante di dispensare inaudite regalie, il “verbo” ed anche lo … spirito santo, la chimera dell’aggancio al …”libero mercato del lavoro”!
Ed , invece, sulla scuola e nella scuola, così come nel Bel Paese, si inoculano e si propagano profumi o meglio tanfi di necrosi e morte e virus letali ed esiziali: la becera privatizzazione di una scuola ormai … privata di tutto, la pezzenteria degli stipendi, l’assurdo, paradossale invecchiamento degli insegnanti alle prese con un lavoro sempre più logorante, l’aumento imbecille degli orari e dei carichi di lavoro, la divisione, la dispersione, l’abbandono, il degrado delle strutture, l’endemica mancanza di personale, il non-senso, il “burn-out” la discriminazione dei più indigenti e l’emarginazione dei disabili, l’incompetenza, l’indifferenza, l’ignoranza, l’arroganza, la dismissione e la prostituzione intellettuale, l’assuefazione all’ignavia, alla protervia, all’inettitudine, alla pochezza ed alla sudditanza e si spenge la luce e calano, sempre più oscuri , il sonno della ragione e la notte dell’etica, dell’indigenza, della provvisorietà e della decadenza, della cultura ed anche delle coscienze!
Ora, con ridicola demagogia becera, distruttiva e quasi criminale, hanno anche trasformato centinaia di alunni disabili in “D.S.A.” e “B.E.S.”, pur di “tagliare” e togliere ad essi, ai consigli di classe ed alle famiglie il supporto degli insegnanti di Sostegno ed hanno poi obbligato gli insegnanti a redigere per ognuno di essi un “P.D.P.” che alla fine, all’Esame di Licenza, diventa carta straccia dal momento che la Prova nazionale dell’Invalsi non tiene affatto conto delle specificità e peculiarità proprio degli stessi alunni che per tre anni sono stati “etichettati” come “D.S.A.” e “B.E.S.” e che, magari, anche per questo riconoscimento di “status” sono sempre stati promossi!
Schizofrenia di una Scuola che da una parte personalizza a dismisura gli apprendimenti ed insegnamenti e dall’altra omogeneizza, standardizza ed impone la valutazione cosiddetta “oggettiva”.
Ora, addirittura, dopo averci privati di tutto ed averci reso assolutamente indigenti, ci hanno anche, bloccato i trasferimenti e con enfasi, nominati manager d’impresa, operatori di aziende autonome, im(n)-prenditori di classi in cui il numero degli alunni può arrivare, in barba a tutte le norme più elementari sulla sicurezza, anche a trenta alunni!
E ne dovremmo perfino essere grati, così come dovremmo essere orgogliosi che arrivino gli sponsor e gli “esperti” esterni, panacea di ogni indigenza, che magari fra non molto ci detteranno anche i contenuti, le regole e le modalità della didattica e, poi, del “pensiero”!
Ed allora largo ad altri e più pesanti tagli, alle “verticalizzazioni”, alla iattura degli “accorpamenti” fra scuole materne, elementari e medie che, poi, altro non sono che ulteriori ed ancor più insensati tagli!
E’ un bene, ci dicono, che i docenti discutano insieme in mega-collegi su “progetti” che spazino dalla fornitura dei pannolini alla prevenzione al tabagismo, all’alcolismo ed alle gravidanze indesiderate e si servano di obiettivi, modalità, strumenti ed indicazioni calate dall’alto ed uguali per tutti proprio per esaltare quella vera e sana Autonomia scolastica che ormai hanno accuratamente smantellato!
Noi, “perduta gente”, sempre sottopressione, repressi, impressi, impressionati, impressionabili ed espressionisti di disagio!
Noi, “precari” fino a sessant’anni, “contrattisti decentrati”, allettati e sedotti dalle briciole insignificanti di “fondi d’istituto” e “fondi d’autonomia”, valutati e, perciò, sempre più svalutati e, di conseguenza, sempre più divisi, ineguali e rivali e pronti a litigare o a venderci per un nonnulla al miglior offerente!
Noi, “tutor” e non “tutor” del niente, insegnanti differenziati di scuole rigidamente divise in Nord e Sud, in regioni, in categorie di serie! Dalla A fino alla Z! E poveri disgraziati quelli che stanno al Sud o in serie medio basse o basse! Potranno sempre essere trasferiti, o meglio “deportati”, e svolgere il proprio lavoro nelle scuole del “Nord”!
Noi, “aggiornati” obbligatoriamente su poco e mai sulle discipline insegnate, sempre più insensatamente giudicati ed anche valutati, sempre più spinti fuori dalle classi, noi, insegnanti, mortificati nelle questue alla ricerca di “sponsor” e contributi, più o meno esosi, fissi e in/volontari, da parte dei genitori, noi, insulsi procacciatori di futili ”affari”, fabbricatori di “progetti” che, spesso, con la didattica ed i ragazzi hanno poco o niente a che fare, e che, comunque, siamo sempre preoccupati e tenuti a giustificare, anche in “itinere” con inutili relazioni a volte copiate da anni o inventate di sana pianta!
Noi, in servizio “digitale” ormai diciotto ore al giorno, noi, che dobbiamo essere ormai sempre “connessi” e, perciò, sempre “reperibili” e sempre più quotidianamente sottoposti ad un’invasiva, nauseante ricezione di e-mail e messaggi di lavoro; noi, abitatori di scuole assolutamente “non a norma”, ormai prive di personale amministrativo e, soprattutto, di personale ausiliario, incitati ad essere manager ed operatori dell’”aria fritta”!
Noi, che, oberati da tutte le responsabilità del mondo, ugualmente restiamo lavoratori inde-fessi che, alla preparazione delle lezioni, alla correzione dei compiti, all’organizzazione di progetti, alle attività aggiuntive dedichiamo davvero quasi tutti i nostri pomeriggi e tante tante ore della nostra stessa vita!
Noi, umiliati a volte nei conflitti con genitori sempre più disattenti e, anche per questo, presuntuosi, saccenti, pretenziosi, oppositivi ed invadenti e con Presidi-Dirigenti-Responsabili-Manager, spesso incattiviti, autoritari, inesistenti o arroccati e trincerati dietro la targhe delle loro presidenze, quasi sempre assolutamente (e non per loro colpa!) impreparati e, perciò, essi stessi veramente assai poco autorevoli, assai poco “Responsabili” e capaci di orientare, condividere e valorizzare il lavoro dei docenti, nonché assai poco capaci di gestire e sopportare, da soli o con le loro scelte, ristrettissime “corti”, il peso delle tanti pesanti responsabilità!
Noi, invischiati in una “collegialità” svuotata, distorta ed esasperata, messi in condizione di essere e costretti ad essere solo dei “pianificatori” demagoghi, “bleffatori”, venditori … di “fumo” ed insegnanti di stupidi e, per di più costosissimi, test “Invalsi” a crocette del tutto diseducativi, fuorvianti, ambigui, sibillini, avvilenti ed addirittura, a volte, demenziali!
E l’importante è che di fumo se ne faccia e se ne alzi tanto, in modo da confondere meglio, in modo che si occultino e che non appaiano lo sfacelo e le disfunzioni che si celano “dietro” e che vengono, neppure più tanto scientificamente, volute e pianificate!
Udite, udite! Addirittura ci hanno informatizzati! Con una sola LIM per cinquecento studenti che, dopo solo qualche anno, è stata dismessa in quanto ormai assolutamente obsoleta proprio a livello digitale! “Internet”, computer e tablet in realtà, come tante altre cose e finanche l’indispensabile (suppellettili, porte, sedie, banchi, cattedre, finestre, aule, biblioteche, laboratori, palestre, ausili e strumenti didattici, … gessi, sapone e carta-igienica …. e tanto altro ancora!) non ci sono e, quando ci sono, o sono vecchi ed obsoleti e non si possono far funzionare, in quanto non a norma, oppure vengono sistematicamente rubati, in quanto non ci sono i soldi per proteggerli, né tanto meno assicurarli! Gli stessi bagni, ormai, quando ci sono e sono ancora malfunzionanti, sono quasi sempre dei cessi orripilanti, … ambienti del tutto repellenti! Se poi un PC o una LIM non funzionano … che restino pure così! L’assistenza, le riparazioni, gli aggiornamenti, gli adeguamenti ed anche i nuovi software, soprattutto quelli per D.S.A. e B.E.S., chi mai se li può permettere?
Si segnalino pure tutti giorni le tantissime cose che non funzionano e non ci sono, tanto quasi tutte rimarranno inevase ed insoddisfatte! Si chiedano e si richiedano pure: pulizie disinfestazioni, derattizzazioni, rimozione di materiali ormai fatiscenti. Le scuole restino sozze, piene di zanzare, di topi e di ciarpame abbandonato!
Insomma, viene proprio da pensare che sia proprio arduo reperire ed attribuire, oggi, una funzione ad una scuola in cui tutto non funziona o funziona meno, male e poco!
E, soprattutto, non viene da pensare, forse, che tutto ciò sia fatto apposta?
In modo da indurre anche gli ultimi virtuosi ed i più tenaci resistenti alla resa ed in modo da giustificare la rimozione della stessa scuola pubblica, a che nessuno si accorga e si dolga del fatto che stia morendo ammazzata e, ancor peggio, la difenda, la rianimi, la pianga o la rimpianga?
Poi …. tutti in fila per assistere impotenti all’agonia della scuola moribonda e senza funzione! E tutti pronti a comunicarle, perciò, l’estrema unzione ed a suonarle ……. il “silenzio”!
Sì, suonarle il “silenzio”, ma in perfetto silenzio, in modo che nessuno possa accorgersi della dipartita!
Insomma…, verrebbe proprio da pensare: “sine sole, sileo”!
Ed, invece, noi …., noi continuiamo a cercarlo, il “sole”, per poterci buttare le “ombre” alle spalle, noi non stiamo in silenzio, noi continuiamo anche a parlare, a gridare, a voce alta, sempre più alta, ancora più alta, a dire che il nauseabondo profumo di morte può essere allontanato, a dire che la scuola è viva e vegeta ed è anche in salute, ma….altrove, sì sempre e comunque….altrove! E continuiamo anche, imperterriti, … a scrivere!
E, per fortuna, …. scrivono, continuano a scrivere gli alunni ed anche a leggere libri, nonostante ora, cercando di fare affari d’oro con le aziende produttrici di LIM, tablet ed e-book, qualcuno cerchi anche di mandarli in pensione!
E noi, caparbi ed indefessi (oppure, per molti, semplicemente, … fessi!), nonostante la scuola venga, a piè sospinto, con sempre maggiore scelleratezza e dissennatezza, indirizzata verso un inarrestabile declino ed una morte lenta per astenia ed abulia, continuiamo a resistere, a prodigarci, profondendo nel nostro lavoro tutte le energie e le passioni (anche quelle “tristi”) di cui siamo capaci e continuando ad offrire ai nostri alunni la possibilità di edificare proprio quel futuro che gli Esimi Politici fanno di tutto per ammazzare!
E noi, al suo capezzale, moderni donchisciotte e paladini con la lancia in resta, a volte anche un po’ buffi e patetici, continuiamo a scuoterla, ad offrirle ossigeno, a suonare la “carica”, sperando sempre di vederla presto rianimata e fiera di se stessa!
E noi, in strutture che assomigliano sempre di più a ruderi diroccati e fatiscenti, sempre più spesso abitate anche da topi più o meno grandi, privi delle più elementari norme di sicurezza, mentre continuiamo a permettere che si stipino in aule anguste fino a trentacinque ragazzi, facciamo superbe prove di evacuazione, finendo poi per ricorrere, preoccupati e spaventati, alla previdenza complementare, a costose polizze personali, assicurative ed integrative che magari ci possano tutelare anche di fronte agli infortuni ed a tutte le nostre innumerevoli eventuali colpe (in “educando”, in “vigilando”…), che qualsiasi magistrato è sempre prontissimo ad addossarci!
E sì, anche perché, in caso di nostro errore, piccolo, grande, vero o presunto che sia, son già subito tutti lì, in fila, ministero, opinione pubblica, genitori e persino magistrati, pronti a scagliarci addosso non solo la prima, ma anche la seconda e la terza pietra!
E poi di nuovo subito pronti anche ad essere costernati per il fatto che nessun insegnante vuole ormai condurre i ragazzi in uscite, viaggi d’istruzione e visite d’integrazione culturale o, come stanno facendo i tour operator, pronti ad offrire addirittura un viaggio “premio” e perfino una diaria giornaliera, la ricarica del cellulare, un miserabile obolo per indurre gli ancor più miserabili insegnanti ad organizzare le gite!
E, con contratto, avanzamenti e stipendi “congelati” per anni ed anni, privi di qualsiasi riconoscimento sociale e dignitosa risorsa economica, noi, insegnanti, sempre più inquieti e sempre meno rappresentati da sindacati confederali servili oppure di base settari, continuiamo ad essere forgiatori tenaci di progetti (ormai di codesta parola non se ne può proprio più!) che dovranno necessariamente essere “tagliati” nel passare e ripassare sotto le umilianti “forche caudine” di sempre più miserabili Fondi d’Istituto e Commissioni, Sotto-commissioni e Collegi sempre più litigiosi, in quanto sempre più svalutati e, soprattutto,… poveri!
Ed, insieme, rassegnati, continuiamo ad espletare, da almeno venticinque anni, l’insano rito di riproporre, quali logorroici scrivani, programmazioni e relazioni (magari le stesse, sempre le stesse, foto-copiate da anni!) che mai nessuno ha letto e leggerà e che a nessuno interessano, in quanto totalmente estranee alla scuola, almeno a quella vera, che passa e, … fortunatamente, continua a passare e ad essere sempre viva e sempre in salute… altrove, un po’ più distante, ma mai dove dicono, la cercano e pretendono di trovarla i nostri cosiddetti Politici Esimi e Notabili Esperti!
Una volta, in una scuola, ho conosciuto addirittura un collega che come programmazione iniziale e relazione finale si divertiva a consegnare ogni anno anche le stesse programmazioni e relazioni su come si proceda alla potatura di una vigna!
Ah, quanto sarebbe bello…. se almeno un ministro dell’istruzione ed i suoi accoliti fossero o fossero stati dei veri insegnanti, si degnassero qualche anno d’insegnare o tornare ad insegnare, magari, in una scuola dell’estrema periferia e, invece di scrivere insulsi proclami ed ipocrite, confessionali “letterine” natalizie, scendessero nelle scuole per confrontarsi con chi davvero le abita!
E la situazione, ormai, … non si sa neanche se sia più patetica, comica, grottesca, drammatica o tragica! Ehm, sì, perché la scuola, nonostante … le cinque o sei “i” (insensatezza della normativa, insipienza ed imbecillità delle istituzioni, inadeguatezza delle risorse, indifferenza della società, informatizzazione pressoché inesistente), nonostante, nonostante … tutto, continua a vivere; di poco e di pochi, ma continua a vivere! Ma sempre e comunque … altrove!]
Poi …. Cambiano e ricambiano i Governi, ma le sostanze venefiche inoculate alla Scuola e nella Scuola certamente non cambiano! Cambiano le sigle! …. quelle sì, ma la sostanza non cambia! “POF” (“Professionalità Ottuse Funzionanti … verrebbe da pensare!”), “PAI”, “PTOF”, RAV”, “P.D.M.” e tante altre sigle rutilanti, altisonanti, ridondanti e perfino contradditorie che nient’altro rappresentano se non il Requiem alla Scuola! Hanno persino inventato ed imposto il N.E.V. ed il N.I.V. e la R.S. (rendicontazione sociale!) quali “cani da guardia” di eventuali insegnanti e Collegi indisciplinati e Scuole che si ostinano ad opporsi a diventare vere e proprie “aziende”!
Insensate griglie di valutazione adatte ed adattate ad ogni esigenza, inique prove “oggettive” disciplinari iniziali, in itinere e finali (che di oggettivo non hanno altro che la loro caratteristica di non essere affatto inclusive e rispettose dei diversi livelli di apprendimento) ed ancora più invasiva ed imbecille tassonomia la fanno ormai da padrone fra docenti i cui rapporti umani nelle nostre scuole sono sempre più improntati a servilismo nei confronti di Dirigenti autoritari e dispotici e le cui relazioni umane sono sempre più soggette alla barbarie oppure, all’opposto, al deserto di sentimenti!
E tutto ciò si attua sotto la nuova ed ancora più deleteria e perniciosa didattica per “competenze”, anche quella della “flipped classroom” i cui risultati sono ormai stigmatizzati finanche negli U.S.A. ed in tutti quei Paesi che da anni l’hanno adottata, e che non è altro che l’incentivo sfrenato per gli alunni a competere fra di loro in modo assolutamente insano e che rappresenta senza dubbio il più lurido attacco alla libertà di insegnamento e la sempre più diretta introduzione all’imbecille “classe capovolta” che assai velocemente viene volta verso l’offerta unica di contenuti digitali, verso la rimozione definitiva degli insegnanti e, soprattutto, verso l’anticamera di un’ignoranza sempre più marcata, grassa, becera e pacchiana! In classe l’insegnante eserciti gli alunni a mettere crocette al posto giusto e, per carità, non spieghi mai!
Evviva allora il “saper fare” che annulla, violenta ed annichilisce “il saper essere”! … Il saper mettere una crocetta al posto giusto sicuramente dischiuderà ai nostri ragazzi il “sol dell’avvenire” di un futuro di inoccupato, insulso, sciocco, suddito asservimento mai critico e, quindi, mai pensante!
E, se non bastasse, ecco a voi la panacea alla disoccupazione giovanile italiana che è quasi la più alta in Europa: l’”alternanza Scuola-Lavoro” ovvero lo sfruttamento intensivo dei nostri giovani, che, molto probabilmente, saranno un giorno inoccupati ed analfabeti di “ritorno”, in quanto ridotti a rincorrere i più svariati attestati, certificazioni e crediti che siano tutti ben al di fuori di riconoscimenti meritati per i loro reali progressi di conoscenza negli studi e negli apprendimenti!
E su tutto ciò regnano presuntuosi e saccenti funzionari ministeriali che mai sono entrati in una classe e molto si ingrassa il costosissimo “carrozzone” del nuovo Moloch della Scuola: l’Invalsi e, di conseguenza, regna sovrana l’”invalsizzazione” dei nostri “saperi” e della stessa professione degli insegnanti che sempre più è ridotta ad un corollario di attività aggiuntive proprie di un pessimo mansionario impiegatizio per le quali gli stessi docenti sono addirittura valutati! ….. ma non certo per il lavoro fatto nelle classi, bensì unicamente per quello fatto fuori delle classi!
Ed a noi insegnanti, che, sempre più, allontanati dalla pensione, siamo “ostaggi” dello Stato e fabbricatori di un “non sapere” confezionato a forza di demenziali “test a crocette” e che, sempre di meno, nella vita dei nostri ragazzi siamo motivati a lasciare un segno di speranza, ecco per magia, dopo le “Funzioni obiettivo” e le “Funzioni strumentali”, arrivare nientepopodimeno che il “bonus premiale” con cui, mentre si azzera il “Fondo d’Istituto” e, soprattutto si continuano a tagliare a colpi d’accetta i nostri stipendi ormai “fermi” da quasi dieci anni e diventati (udite, udite!) addirittura poco più alti degli stipendi degli insegnanti turchi e di quelli greci, si premia la “casta” degli “optimates” che generalmente sono quasi sempre coloro che rientrano nelle grazie e nelle “corti” dei Dirigenti, generalmente sempre più autoritari, prepotenti, antidemocratici, disumani, giovani ed impreparati, e si gettano nell’arena dei gladiatori affamati insignificanti bocconi di carne, al fine di alimentare e rinfocolare ancor più le divisioni e gli scontri fratricidi fra insegnanti stessi!]
……………….. perché,
nonostante …. tutto, a noi tutti insegnanti piace ancora donare le nostre energie e la nostra “anima” ai “nostri” alunni, piace la nostra materia ed insegnare la “conoscenza”; ma proprio per questo dovremmo imparare ancora di più, non solo ad insegnarla, ma anche e soprattutto, ad impararla e trasmetterla! Sì a trasmetterla!
Non solo, quindi, “insegnare”, lasciare in veste di segni, ovvero informazioni e nozioni nella mente degli alunni, bensì “trans-mittere”, ovvero: mandare fuori, far passare al di là, oltre se stessi, in modo che il discente possa, in un primo momento, provare autentico “inter-esse”, per poter “essere insieme” ed, in un secondo tempo, apprendere, “cum-prendere”, ovvero prendere insieme, veramente in pieno, facendo buon uso della conoscenza, trasformandola in capacità, abilità (e mai competenze!) e, soprattutto, valori, non disperdendola e, soprattutto avvalendosene poi, in seguito, nella propria vita, consapevole e capace anche di passarla, consegnarla e trasferirla in eredità ad altri!
“Schola est magistra vitae!”
… E sia benvenuta, perciò, una scuola che ponga finalmente al centro la questione della conoscenza e degli insegnanti, “magistri vitae”, modificando in meglio lo stato giuridico fermo al 1974, puntando su nuovi criteri di reclutamento ed aggiornamento, una seria formazione in servizio, uno sviluppo progressivo di carriera che valorizzi davvero l’immagine e la professionalità dei docenti e ad essi riconosca adeguati riconoscimenti e migliori stipendi; che pensi al rinnovamento dell’organizzazione della didattica attraverso una nuova idea capace di utilizzare in modo più efficace le risorse professionali, gli spazi architettonici e le attrezzature, che metta in atto la ricerca di una valutazione formativa e non “invalsiana”, armonizzata agli organi collegiali, non premiale, non ispettiva, né dirigenziale e sanzionatoria, dell’intero sistema, capace di fornire strumenti ed indicazioni per attivare interventi condivisi di politica scolastica, basati su criteri di priorità, in modo da riequilibrare gli attuali disquilibri del sistema di istruzione e formazione e che investa ingenti risorse economiche per sostenere le innovazioni e potenziare l’offerta formativa al di là dell’erogazione del servizio ordinario.
…… E sia benvenuta, dunque, una scuola che rifugga le aziende e le aziendalizzazioni e, soprattutto, la Fondazione Agnelli, che sia obbligatoria fino ai diciotto anni, che non abbia bisogno di insegnanti-eroi e martiri, di insegnanti “in carriera” ed insegnanti “migliori” solo perchè pagati una miseria in più, di insegnanti “valutati” in quanto svalutati, di “open-day” (le “cento vetrine”!) che catturino alunni “clienti”, di “produttività”, di “digitalizzazione” forzata, di “chiamata diretta” del personale da parte dei Dirigenti, di Fondazioni, Consigli d’amministrazione e Presidi “sceriffi”, rampanti, giudicanti e perseguitanti, che sappia fare a meno di politici saccenti che di essa non sanno alcunché, che metta al centro la persona e non le scartoffie, che sappia insegnare l’”essere” e non l’”apparire”, che sappia inseguire conoscenze e non competenze, che sappia costruire speranza di futuro, che sappia divenire vera maestra di vita e che, senza mai farsi dettare condizioni da chicchessia, senza mai rinunciare alle proprie idee ed ai propri valori, costruiti sulla qualità dell’insegnamento formativo, sull’uguaglianza, la condivisione, la parità, la laicità, la pluralità, la tolleranza, l’accoglienza, l’integrazione e l’inclusione, la multiculturalità, l’emancipazione, il rispetto, l’auto-determinazione, il riconoscimento del merito rispetto ai livelli ed alle condizioni di partenza, il recupero del demerito ed il potenziamento delle eccellenze, sappia anche “guardarsi intorno” ed aprirsi, mattina e pomeriggio per dodici mesi l’anno, liberamente ed autonomamente, ad intercettare tutte le risorse offerte dal territorio, da enti, cooperative, da associazioni e soggetti, anche privati, da genitori generosi ed attenti e da chiunque altro possa convogliare su di essa e verso di essa professionalità intelligenti, progetti costruttivi, pertinenti e sensati, vere risorse (anche modeste ed anche in denaro, vista, ormai, l’estrema, cronica, assoluta povertà in cui versa malata)!
E domani? … Domani … è un altro giorno! Si vedrà!
Intanto, caro insegnante resiliente, “che la Forza sia con te” e nonostante lo scempio scellerato ed efferato che si fa di te e della Scuola e nonostante l’avvilimento, la prostrazione e lo sconforto profondi, la rassegnazione “scorata” e la rabbia furiosa che sempre più ti pervadono: “obdurat, sursum corda et ……… ad altiora, semper”!