Elogio dei docenti. I docenti che non dimentichiamo
Questa fase emergenziale che stiamo vivendo (Covid 19) riporta la nostra attenzione sulla figura fondamentale della scuola: il docente, i docenti come gruppo, comunità educante.
Ripropongo al Ministero l’esigenza di valorizzare la funzione docente, anche sul profilo della loro retribuzione, per assicurare le condizioni più idonee della loro formazione continua.
Più studio il “virtuale” e più mi rendo conto del valore del “reale”. IL “virtuale ” è importante, il “reale” è insostituibile! La realtà, ma qui mi preme riferirmi al docente, nella scuola è fonte di educazione, non solo di istruzione
(Quest’ultima può essere veicolata dalle nuove tecnologie).
Il docente ne è modello: insegna i modi della vita; è essenziale imparare dal docente, dal modo in cui si atteggia nella relazione con i suoi alunni.
Cosa insegna in realtà; quali docenti restano i modelli per la vita, fonti di ispirazione, di comportamento ? Quali docenti non dimentichiamo più per l’intera nostra vita ?
Quelli che per noi sono stati modelli di vita, di passioni, di sogni, di poesia; quelli che ci hanno fatto amare il sapere e la durezza della sua conquista.
L’afflato dei sogni non ce lo dà il computer!
E’ tempo di capire in profondità che quello che saranno i giovani nella società, quello che sarà la società lo determinano i docenti nelle aule!
Cosa in realtà gli allievi imparano a scuola: la passione del sapere del loro docente, il suo esempio, i suoi sguardi solidali, i suoi entusiasmi, il senso dei valori più nobili, quello che non si dimentica mai.
Va bene la didattica a distanza, ma la formazione ai sogni, al fascino della conoscenza l’apprendiamo ” in presenza” con i Maestri della nostra vita.
Perciò, integrazione tra reale e virtuale.
Magari, a settembre … a scuola!
P.S.: Cosa volete, un docente resta sempre un romantico!