Onorevole Ministro,
è ormai chiaro che anche l’emergenza Covid 19 sta proponendo maggiore e indilazionabile attenzione al rapporto che esiste tra didattica e ricerca .
Occorre prestare attenzione e risorse alla ricerca negli istituti scolastici, anche per una riflessione approfondita sulla didattica a distanza, imposta dalla emergenza pandemica ma, come vedremo in un prossimo contributo specifico, necessaria per integrare e alternare la didattica in presenza, alla ripresa della frequenza scolastica a settembre.
Siamo ad un passaggio storico per la Scuola Italiana. E’ immediata l’urgenza di non aggravare le disuguaglianze per la difficoltà di accesso, da parte di tutti, alle tecnologie digitali.
Come Lei sa, un recente rapporto Istat ricorda che il 41 per cento delle famiglie del Sud non ha un computer o un tablet.
La didattica a distanza, anche quando gli studenti ritorneranno a scuola, sarà utile e integrerà il modo consueto di fare scuola, innovando profondamente le metodologie dell’insegnamento e dell’apprendimento. Si rende indispensabile, perciò, rivedere le politiche dell’intero Governo in materia di investimento in ricerca.
E’ noto che l’investimento in ricerca in Italia pre-emergenza Covid era dello 0,3 per cento del Più, il più basso di tutti i paesi OCSE. Anche il mondo accademico italiano richiede maggiori “investimenti in ricerca e lavoro intellettuale, perché le risorse umane sono il centro della conoscenza”.
Per quanto sopra accennato e considerando che i cambiamenti cui la Scuola andrà incontro nel prossimo futuro saranno di importanza capitale e che richiederanno studio e approfondimenti scientifici inusitati, propongo alla Sua attenzione l’esigenza di istituire in ogni Istituto comprensivo e in ciascuna Scuola secondaria superiore un CENTRO ( nucleo, gruppo di docenti specializzati) DI RICERCA E AGGIORNAMENTO, Collegando in tal modo, anche sul piano operativo e sperimentale, la ricerca in atto nelle Università italiane al lavoro dei gruppi di ricerca proposti, per rinnovare in profondità didattica e organizzazione di tempi e spazi della scuola.
La ripresa di settembre 2020 proporrà, come Lei sa, drammaticamente il problema della conformazione edilizia dei nostri istituti scolastici.
Con l’auspicio di ogni successo per il Suo lavoro, Le porgo distinti saluti.
Massafra, 27 aprile 2020