a cura del Movimento di Cooperazione Educativa
LA SCUOLA CHIUSA HA UN COSTO SOCIALE ENORME
La scuola è il luogo fondamentale della vita sociale, la prima istituzione che si attraversa come persone e cittadini.
Andare a scuola dà un ritmo alle nostre vite e nello stesso tempo costruisce e consolida l’appartenenza a una comunità.
La chiusura delle scuole sta creando instabilità, senso di vuoto, spaesamento. Sconvolgimento del ciclo della giornata, della settimana e dell’anno.
La scuola è luogo di vita, di partecipazione, di dialogo e ascolto. È lo spazio dell’educare. Ed è in questo spazio che si realizza l’apprendimento e si accede all’elaborazione culturale attraverso la relazione con i pari e i soggetti dell’insegnamento/apprendimento: alunni/e, docenti e la necessaria mediazione didattica.
La Scuola chiusa e il venir meno del suo funzionamento ordinario ci sta permettendo di sbanalizzare l’ovvio e di vedere con chiarezza quanto la scuola sia importante nella vita di ciascuno, in quella familiare e sociale.
La chiusura a tempo indeterminato delle scuole contribuisce ad affievolire ulteriormente i legami sociali, portato della nostra epoca di ‘passioni tristi’.
LA DIDATTICA A DISTANZA È PER L’EMERGENZA. LA SCUOLA SI FA IN PRESENZA.
La Scuola come spazio di socialità e apprendimento, come presidio di democrazia, partecipazione, collegialità non può essere surrogata dalla didattica a distanza. L’apprendimento è esplorazione, scoperta, è costruzione di conoscenza attraverso esperienze dotate di senso, cariche di significati, che sono largamente significati relazionali
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