Dalla comunità scolastica alla comunità sociale
di Dino Cristanini
La storia della pedagogia moderna individua in John Dewey uno dei massimi ispiratori della concezione della scuola come comunità. Nelle righe conclusive di Democrazia ed educazione, una delle sue opere più note scritta nel 1916, si legge infatti che “la scuola stessa diventa una forma di vita sociale, una comunità in miniatura, una comunità che ha un’interazione continua con altre occasioni di esperienza associata al di fuori delle mura della scuola”. Sperimentare la democrazia a scuola, per trasformare in senso democratico la società, era l’ideale deweiano, ripreso in Italia dalla pedagogia laica negli anni sessanta e tuttora valido, come conferma un passaggio delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione: “La presenza di comunità scolastiche, impegnate nel proprio compito, rappresenta un presidio per la vita democratica e civile … rafforzando la tenuta etica e la coesione sociale del Paese”.
Il brano sopra riportato è ripreso da un ampio articolo di Dino Cristanini in Scuole e Formazione (2016)